Padre Mauro Orrù è un missionario fidei donum della diocesi de L’Aquila responsabile del Progetto Hogar della Rettoria Santa Lucia e San Mario nella Diocesi di San Cristóbal, in Venezuela.
Il microprogetto (il n.80 sostenuto dalla Fondazione Missio) consiste nel favorire l’alfabetizzazione di bambini e ragazzi che frequentano l’hogar: è importante non solo insegnare loro a leggere e scrivere, ma anche assicurare un pasto sano e nutriente, non affatto scontato per la maggior parte dei bambini di questa regione.
«Il Progetto Hogar – spiega padre Orrù – vuole offrire un aiuto concreto, attraverso molteplici iniziative, prima di tutto perché bambini e adolescenti possano ritornare a sorridere e incontrino nella nostra Comunità ciò che sempre più sovente manca nelle loro case: ascolto, affetto, valori».
Il missionario precisa: «Nella lingua spagnola la parola hogar non indica semplicemente la casa. È molto di più. Non è un luogo fisico, è quella realtà dove può percepirsi tutto ciò che riconosciamo come sicurezza, affetto, attenzione, relazione».
Per molti bambini, in varie parti del Venezuela, tutto questo è carente: la condizione dell’infanzia, infatti, è tutt’altro che rosea.
La crisi economica che da anni tiene in ostaggio il Venezuela rende sempre più difficili le condizioni di vita delle famiglie e a farne le spese sono sempre di più i bambini. L’87% della popolazione venezuelana ormai è sotto la soglia di povertà e nove famiglie su 10 con figli possono permettersi a malapena un pasto al giorno.
Secondo una ricerca dell’Università Cattolica Andrés Bello, 190mila tra bambini e ragazzi hanno abbandonato il sistema educativo tra il 2021 e il 2022. I genitori preferiscono che i figli vadano a lavorare per contribuire all’economia domestica, quindi il livello di alfabetizzazione in Venezuela è notevolmente sceso. Inoltre, a causa della crisi economica, lo stipendio di un insegnante non supera i 25 dollari al mese, pertanto tra il 2015 e il 2020, più di 100mila insegnanti hanno abbandonato il campo dell’istruzione. La situazione di collasso socio-economico e politico in cui versa il Paese porta milioni di venezuelani a cercare fortuna fuori dai confini: fuggono dalla fame e dalla mancanza di servizi, nella speranza di un futuro migliore.
In questa realtà, anche la crisi della famiglia è sempre più acuta: in Venezuela, infatti, non esiste la famiglia vera e propria, ma i nuclei si sciolgono dopo la nascita dei figli, i padri sono completamente assenti e spesso si riaccompagnano dando origine a nuove famiglie. Ma anch’esse presto verranno abbandonate a loro stesse.
Tutto ciò genera ulteriore povertà, causa non solo di malnutrizione diffusa ma anche di impossibilità per molti bambini ad avere accesso all’istruzione di base.
«Questa triste realtà – conclude padre Orrù – è presente anche nella nostra Comunità. Sempre più spesso ci incontriamo con casi di violenza sui bambini, malnutrizione, abbandono della scuola».
L’hogar della Rettoria Santa Lucia e San Mario vuole essere un’oasi felice per tutti i bambini che la frequentano.
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