“Ragazzi missionari all’opera” è lo slogan della Festa nazionale dei Ragazzi Missionari, che Missio Ragazzi ha organizzato per domenica 13 maggio nella città di Pescara.
Sono attesi 650 partecipanti provenienti dalle varie regioni d’Italia, di cui oltre la metà bambini (accompagnati da educatori o genitori).
La giornata vuole sottolineare la responsabilità dei ragazzi nell’essere annunciatori del Vangelo sin dalla più tenera età: un invito a rimboccarsi le maniche e a lasciarsi coinvolgere in prima persona nell’avventura missionaria che entusiasma, rafforza nella fede, insegna l’attenzione al prossimo.
In programma giochi, testimonianze missionarie, parate con le bandiere di 100 Stati diversi, artisti di strada che si esibiranno nelle piazze dove si svolgeranno le attività, banda musicale, lancio di palloncini e, naturalmente, la celebrazione della Messa, presieduta da monsignor Satriano, vescovo di Rossano-Cariati e membro della Commissione episcopale per l’Evangelizzazione dei popoli e la Cooperazione tra le Chiese della Cei, che si concluderà con il mandato missionario.
A tutti i bambini partecipanti verrà fatto dono del Vangelo secondo Matteo, tradotto per l’occasione in cinque lingue: un segno concreto per far capire che la fede in Cristo è universale e che tutti i fedeli in Gesù sono uniti dalla stessa Parola.
Don Mario Vincoli, responsabile di Missio Ragazzi e segretario nazionale della Pontificia Opera Infanzia Missionaria, spiega così il senso dell’iniziativa. «I “ragazzi missionari” non sono gli iscritti all’Opera dell’Infanzia Missionaria: sono i ragazzi che vivono nella Chiesa. Tutti i bambini che frequentano il catechismo, l’Azione Cattolica, le associazioni scout, ecc. sono nostri destinatari. Missio Ragazzi è “lievito nella pasta”, dove “il lievito” è la sensibilità missionaria che la Chiesa italiana, tramite la Fondazione Missio, vuole veicolare ovunque».
Parole chiarissime, per ricordare che la festa missionaria di Pescara è davvero di tutti e per tutti.