Di fronte alle terribili notizie che arrivano dalla Turchia e dalla Siria, dove il numero delle migliaia di vittime del terremoto distruttivo è ancora in crescita e dove la devastazione è il drammatico scenario che si impone su molte regioni,

anche la Fondazione Missio esprime il più profondo cordoglio in una preghiera corale che verrà assicurata nella celebrazione della Santa Messa di domani, mercoledì 8 febbraio, nella cappella dell’edificio di Via Aurelia a Roma.

L’aiuto concreto per le prime necessità è assicurato dalla Conferenza Episcopale Italiana (di cui Missio è organismo pastorale), che ieri ha deciso lo stanziamento di 500mila euro dai fondi 8xmille che i cittadini destinano alla Chiesa cattolica.

Purtroppo il bilancio, già terribile, è ancora provvisorio: secondo le Caritas locali, è destinato a crescerà drammaticamente. In Turchia la zona interessata è molto vasta e difficile da raggiungere, anche per le rigide condizioni climatiche. «La cattedrale di Iskenderun è crollata, scuole ed episcopio non sono agibili, anche la chiesa della comunità siriaca e quella ortodossa sono andate totalmente distrutte. La situazione è in continuo divenire», ha fatto sapere ieri il vescovo Paolo Bizzeti, vicario apostolico dell’Anatolia e presidente della Caritas in Turchia.

In Siria il sisma ferisce un Paese già dilaniato da oltre 10 anni di guerra, dove l’80% della popolazione vive in povertà. Oltre 14,5 milioni di persone, già prima del sisma, hanno avuto bisogno di assistenza sanitaria. Inoltre il Paese stava già facendo i conti con la diffusione del colera e la situazione attuale, purtroppo, non può che aggravare ulteriormente i problemi anche in ambito sanitario.

«A nome della Chiesa che è in Italia esprimo profondo cordoglio e vicinanza alla popolazione provata da questo tragico evento, assicurando preghiere per le vittime, i loro familiari e i feriti. Mentre ci stringiamo a quanti sono stati colpiti da questa calamità, auspichiamo che la macchina della solidarietà internazionale si metta subito in moto per garantire una rapida ricostruzione», ha affermato il cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della CEI.

Anche Caritas Italiana è in costante contatto con le Caritas locali e la rete internazionale per offrire aiuto e sostegno. Come per ogni calamità è partita la raccolta fondi anche per questa emergenza. Qui è possibile trovare info per chi volesse donare il proprio contributo.

 

(Foto di Pro Terra Sancta)