Non poteva che essere destinato ai bambini ucraini, il progetto scelto per il continente europeo nel quarto appuntamento con “Un’Ave Maria per…” in programma per oggi – lunedì 23 maggio – alle ore 18 sul canale YouTube di Missio Italia.
La preghiera del pomeriggio sarà per tutti i bambini del Vecchio Continente, indistintamente, ma un’attenzione speciale andrà ai ragazzi ucraini che in questi mesi stanno vivendo nella violenza e nell’odio generati dalla guerra.
In particolare, l’aiuto che viene chiesto per concretizzare il motto “i bambini aiutano i bambini” è destinato ai coetanei della parrocchia dell’Ascensione del Signore nella diocesi di Odessa.
A presentare la richiesta di finanziamento del progetto è l’Istituto Servi del Signore e della Vergine di Matarà, che ha fondato la sua prima comunità nell’Ucraina meridionale, proprio nella città di Odessa. Durante i primi cinque anni il suo principale impegno è stato quello di assicurare il catechismo e la nascita dell’Infanzia Missionaria nella parrocchia Sant’Andrea Apostolo, nel centro della città.
Da due anni il servizio si è spostato nella parrocchia dell’Ascensione, dove c’è la “Casa della misericordia”, una struttura che aspetta di essere completata: prima della guerra, la sua destinazione era quella di accogliere le madri bisognose con i loro bambini.
In questa zona sono tante le famiglie che recentemente si sono avvicinate alla parrocchia: molte hanno figli numerosi e chiedono sostegno economico, ma anche aiuto nell’educazione dei bambini e nella loro formazione spirituale.
Il progetto che Missio Ragazzi si è impegnato a sostenere (n.42) prevede l’acquisto di materiale scolastico e pastorale così da permettere lo svolgimento degli incontri di catechesi, oltre ad un aiuto per la formazione umana e sociale dei ragazzi che vivono in contesti difficili.
Clicca qui per approfondire il progetto.
Ma, come ogni lunedì di maggio, l’appuntamento orante del pomeriggio prevede, sì, il sostegno e la preghiera “per” i ragazzi europei, ma anche “con” i ragazzi di questo continente.
A pregare con chi lo vorrà, ecco i bambini di Oblikë, in Albania, un villaggio alla periferia di Scutari, città vicina al confine con il Montenegro. In questa zona operano i frati minori Cappuccini, come parroci e come fratelli di chi abita in quella zona.
I bambini che recitano l’Ave Maria in albanese appartengono a famiglie arrivate lì da zone di montagna, emigrati per le difficoltà di vita. Adesso, a Oblikë, vivono in condominii che il Comune ha costruito per chi si è trasferito in quella zona.
Nell’area c’è una convivenza pacifica tra cattolici e musulmani. Anche qui le condizioni di vita non sono facili: la corrente elettrica c’è solo per poche ore al giorno, e di conseguenza anche l’acqua corrente; i ritmi sono molto lenti; l’assenza di fede in Dio per lunghi decenni ha lasciato il segno nella società, ma oggi i bambini sono contenti di poter conoscere il Vangelo, di avvicinarsi ai sacramenti e di frequentare la chiesa.
E lo si percepisce anche dalla fierezza con cui recitano l’Ave Maria nella loro lingua, nel video arrivato a Missio Ragazzi grazie all’impegno di fra Matteo Di Seclì, salentino della diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca che nell’allora Movimento Giovanile Missionario ha scoperto la sua vocazione e ha scelto di consacrarsi a Dio nei frati minori Cappuccini.
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