Prendersi cura dei bambini è una priorità innegabile, che tuttavia varia notevolmente tra l’Italia e il resto del mondo, mettendo in evidenza differenze significative nell’approccio alla tutela e al benessere dei bambini.

In Italia, mentre molti sforzi sono stati fatti per garantire l’istruzione e il sostegno ai bambini, ci sono sfide cruciali da affrontare. La dispersione scolastica e la povertà educativa rimangono gravi preoccupazioni, minando il futuro di molte giovani menti. Tuttavia, ci sono elementi positivi da evidenziare, come le case- famiglia, gli oratori e i centri per bambini, come quelli gestiti, ad esempio, dall’associazione “Giovani per la pace”, che si prendono cura dei bambini in difficoltà e forniscono loro un rifugio sicuro.

Nel contesto italiano ed europeo, notevole importanza riguarda la questione della privacy dei minori, soprattutto in materia di immagine (foto e video): rispettare la dignità e la sicurezza dei bambini è una priorità assoluta per garantire un ambiente sano per la loro crescita e lo sviluppo. Ma quando andiamo in giro per il mondo non vediamo l’ora di “postare” le nostre foto con in braccio i bambini africani: non hanno anch’essi diritto alla stessa tutela che riserviamo ai bambini dei nostri gruppi?

Al di fuori dell’Italia, il panorama cambia radicalmente. In molte parti del mondo, i diritti dell’infanzia sono negati quotidianamente; migliaia di bambini non hanno ancora accesso a cibo, istruzione e cure mediche; i migranti minori non accompagnati sono spesso tra i più vulnerabili, affrontando sfide enormi mentre cercano sicurezza e opportunità lontano da casa; un’altra questione cruciale è quella delle bambine spose, una pratica diffusa in alcune regioni del mondo, che viola gravemente i diritti fondamentali delle bambine. 

Questi gravi problemi richiedono attenzione globale e sforzi concertati per garantire che ogni bambino, ovunque si trovi, possa godere di una vita dignitosa e avere accesso a tutte le opportunità che merita.

In questa scheda tematica, esploriamo in dettaglio queste differenze significative nell’approccio alla cura dei bambini tra l’Italia e il resto del mondo, con l’obiettivo di sensibilizzare e promuovere un impegno globale per la protezione e il benessere dei bambini in ogni angolo del nostro pianeta.

Cosa significa “Prendersi cura dei bambini?”, Come te ne prendi cura?
Video testimonianza di Annalisa e Davide, famiglia della Comunità Giovanni XXIII

Questo contenuto non è disponibile per via delle tue sui cookie


Video testimonianza Casa Pollicino:
Morena Pavei è il Presidente dell’Associazione Comitato Pollicino, che a partire dal 2002 ha ristrutturato e gestito un centro diurno nella città di Petrosani (Romania); la casa accoglie bambini in gravi condizioni di disagio sociale e garantisce loro le necessità minime: un pasto caldo, l’igiene personale, biancheria pulita, recupero fisico e psichico, assistenza scolastica, assistenza medica, assistenza psicologica. In questi anni più di 250 bambini e ragazzi sono stati accolti in struttura.

Questo contenuto non è disponibile per via delle tue sui cookie

La situazione dei bambini nel mondo: migliorata o peggiorata? Nonostante una maggiore attenzione alle questioni sociali e all’infanzia, i cambiamenti climatici e i conflitti hanno peggiorato la vita di molti bambini nell’ultimo periodo. Inondazioni, tempeste, siccità, guerre, conflitti locali e regionali e altre forme di violenza hanno avuto un impatto negativo sulla sicurezza dei bambini, sulla loro salute e sull’esposizione alle malattie trasmissibili, sul loro stato nutrizionale, sull’accesso all’istruzione, sull’ambiente in cui vivono e sull’accesso all’acqua potabile e sulla loro capacità di rimanere nelle loro case e comunità. (Unicef, Global Annual Results Report 2022, 🔗link)

Diritti dell’infanzia in Italia e nel mondo: Ogni bambino ha il diritto a vivere nel modo migliore la vita attraverso una buona alimentazione, un’assistenza adeguata, l’apprendimento, la salute e un ambiente sicuro. Questi diritti devono fornire ai bambini l’opportunità di crescere e di svilupparsi al massimo delle loro potenzialità. Quando i bambini prosperano, intere comunità crescono e un futuro più sostenibile e pacifico è possibile.

  • 300 milioni di bambini di età compresa tra i 2 e i 4 anni subiscono vessazioni regolarmente da parte di chi si prende cura di loro
  • 202 milioni di bambini sotto i 5 anni vivono in condizioni di grave povertà alimentare
  • ≥175 milioni di bambini non sono iscritti all’istruzione pre-primaria
  • >125 milioni di bambini sotto i 5 anni vivono in aree ad alta o altissima vulnerabilità idrica
  • >110 milioni di bambini sotto i 5 anni vivono in aree colpite da conflitti
  • 17 milioni di bambini sotto il primo anno di vita respirano aria tossica.
  • 1 bambino su 3 sotto i 5 anni non cresce e non si sviluppa bene a causa della malnutrizione.
  • 1 bambino su 3 tra i 3 e i 4 anni non ha uno sviluppo adeguato.

(Unicef, Early Childhood Development, UNICEF Vision for Every Child, Luglio 2022, 🔗link)

L’impatto della pandemia sulla scuola: il diritto all’educazione si trova in una situazione di fragilità: 617 milioni di bambini e adolescenti in tutto il mondo non sono in grado di raggiungere livelli minimi di competenza in lettura e matematica, anche se due terzi di loro frequenta la scuola. Ancor peggio, 64 milioni di bambini restano senza accesso alla scuola primaria, la maggior parte dei quali appartenenti a gruppi emarginati. 

La pandemia ha ridotto l’accesso all’educazione per i bambini più vulnerabili: A due anni dall’inizio della pandemia, le scuole sono rimaste completamente chiuse per 20 settimane e parzialmente chiuse per altre 21 settimane fino ad un massimo di oltre 40 settimane. Si stima che gli studenti di tutto il mondo abbiano perso 2.000 miliardi di ore  di apprendimento in presenza dall’inizio della pandemia e delle successive chiusure. Oltre all’apprendimento mancato, la chiusura delle scuole ha posto i bambini in uno stato di maggiore rischio per la sicurezza, la salute, l’alimentazione e il benessere generale che le scuole garantiscono. La chiusura delle scuole ha anche conseguenze economiche a lungo termine: l’attuale situazione di crisi economica e sociale è molto grave con conseguenze economiche a lungo termine: l’attuale generazione di studenti potrebbe perdere fino a 17.000 miliardi di dollari di guadagni nell’arco della vita pari al 14% dell’attuale PIL mondiale.   (Unicef, Tracking Progress on Foundational Learning, 2022, 🔗link)

Nel momento peggiore, più di 1,6 miliardi di studenti sono rimasti senza accesso alla scuola a causa dei lockdown nazionali, con le chiusure scolastiche che, nel primo anno di pandemia, hanno impedito l’80% dell’istruzione in presenza. Già prima della pandemia, nei paesi più vulnerabili il 57% dei bambini viveva in condizioni di povertà educativa, un dato ora salito al 70%. Due terzi di bambini di 10 anni non è in grado di leggere e comprendere una semplice storia scritta, con i bambini delle famiglie più povere che meno beneficiano dei finanziamenti pubblici per l’istruzione. (Unicef Italia, Il diritto di imparare, 🔗link)

La scuola e la disparità di genere. In alcune parti del mondo per le ragazze le opportunità di istruzione possono essere particolarmente limitate. Nel mondo 129 milioni di ragazze sono fuori dalla scuola: 32 milioni dalla scuola primaria, 30 milioni dalla scuola secondaria inferiore (le medie) e 67 milioni dalla scuola secondaria superiore. Le ragioni sono molteplici: povertà, matrimonio infantile e violenza di genere sono barriere difficili da superare che variano di comunità in comunità. In alcuni luoghi, le scuole non soddisfano le esigenze di sicurezza, igiene o servizi igienico-sanitari per le ragazze. In altri, la didattica non è sensibile al genere e si traduce in divario per l’apprendimento e per lo sviluppo delle competenze. (Unicef Italia, Il diritto di imparare, 🔗link)

L’educazione in Italia: tra sfide e opportunità. Per quanto riguarda il focus sul nostro Paese, fra il 2000 e il 2021 i livelli di istruzione in Italia sono cresciuti più lentamente della media dei paesi OCSE (Education at a Glance 2022 – Uno sguardo sull’istruzione in cui sono stati confrontati più di 38 paesi). La quota di giovani fra i 25 e i 34 anni con un titolo di istruzione universitaria è cresciuta dal 10% nel 2000 al 28% nel 2021; nonostante l’aumento l’Italia resta uno dei paesi in cui la laurea non è ancora il titolo di studio diffuso. Un ritardo abbastanza preoccupante perché garantisce migliori livelli di occupazione e retribuzione. Si aggiunge un altro importante dato che emerge nel Report: la crescita del numero già elevato dei giovani adulti che non hanno un lavoro, né seguono un percorso scolastico o formativo, ovvero i NEET, rischiando di avere risultati economici e sociali negativi a breve come a lungo termine. La quota di NEET tra i 25 e 29 anni in Italia ha continuato ad aumentare fino al 34,6% nel 2021.

Il gender gap anche nell’istruzione. Nel 2021 in Italia solo il 31% delle donne in possesso di un titolo d’istruzione inferiore al diploma di scuola superiore erano occupate (media UE, 40%) mentre fra le donne laureate il tasso di occupazione era del 70% (media UE, 83%). Per gli uomini, invece, le differenze sono assai meno marcate: si va dal 64% per chi ha un livello d’istruzione inferiore al diploma secondario (media UE, 66%) al 71% per i maschi laureati (media UE, 88%). Nel nostro Paese il 56% delle studentesse consegue la laurea triennale entro tre anni dalla fine dei corsi, mentre questo riesce soltanto al 50% dei loro colleghi maschi.

Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza
Campagna “Anche le immagini uccidono” Diaspora africana 

FILM:
Pa-ra-da (2008) Regia di Marco Pontecorvo
A Ciambra (2017) Regia di Jonas Carpignano
Lion – La strada verso casa (2016) Regia di Garth Davis
Il sole dentro (2012) Regia di Paolo Bianchini

LIBRI:
Mio fratello rincorre i dinosauri di Giacomo Mazzariol
Il sogno del bambino stregone di Luca Castellitto
Memorie di un bambino soldato di Ishmael Beah
Storia di Iqbal di Francesco D’Adamo

Dal Vangelo di Matteo 18,1-5.10

In quel momento i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: «Chi dunque è più grande nel regno dei cieli?». Allora chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: «In verità io vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. Perciò chiunque si farà piccolo come questo bambino, costui è il più grande nel regno dei cieli. E chi accoglierà un solo bambino come questo nel mio nome, accoglie me.
Guardate di non disprezzare uno solo di questi piccoli, perché io vi dico che i loro angeli nei cieli vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli.                                                                                                                                      

PREGHIERA per la Giornata Missionaria Mondiale dei Ragazzi 2024

Ti ringraziamo, o Signore, per il prezioso dono della fede e per quei testimoni che ci mostrano la tua presenza. Tu, che sai leggere nel profondo del nostro cuore, insegnaci l’arte dell’ascolto e aiutaci a confidare in te. Rendi la nostra vita un costante pellegrinaggio verso chi fatica ad incontrarti. Educaci al dialogo tra culture e religioni diverse per coltivare insieme il sogno di una nuova umanità. Rendici sempre più fratelli e ragazzi missionari, pronti a costruire un mondo più bello e più giusto. Amen

(RAGAZZI MISSIONARI parrocchia di Viadanica – diocesi di Bergamo)

  • Fai volontariato in parrocchia: sei portato per fare il catechismo? oppure sei un bravo animatore? Segnala la tua disponibilità al parroco, troverete insieme il modo di metterti a disposizione.
  • Dona il tuo tempo: nel tuo palazzo o nel tuo quartiere ci sono famiglie con bambini? hanno bisogno di una mano per la gestione dei bambini? Renditi disponibile per accompagnarli al parco, aiutali nei compiti o nelle iniziative di gestione quotidiana.
  • Raccogli giocattoli per i bambini poveri: informati, attraverso la Caritas, se ci sono case-famiglia o famiglie poco abbienti con bambini: raccogli i giocattoli in buono stato tra i tuoi amici e conoscenti e  tra i tuoi amici e conoscenti e consegnali a chi non ne ha.
  • Raccogli fondi per i bambini di tutto il mondo: in tutto il mondo, il 6 Gennaio si celebra la Giornata Missionaria Mondiale dei Ragazzi. Tutti i fondi raccolti confluiscono nel Fondo Universale di solidarietà della Pontificia Opera dell’Infanzia Missionaria. Scopri qui i progetti per il 2023/2024, pubblicizzali, organizza iniziative per raccogliere fondi, e invia le offerte a Missio Ragazzi

ODV – I BAMBINI DHARMA
MISSIO RAGAZZI
PONTIFICIA OPERA INFANZIA MISSIONARIA