«Siamo grati al cardinale Bassetti per le molteplici sottolineature che s’incontrano nell’intervista pubblicata in questo numero della rivista. Il percorso sinodale che la Chiesa italiana sta avviando, su invito di papa Francesco, dovrà mettere a tema diversi argomenti dirimenti. Tra i quali spicca la propensione missionaria». Così nel suo editoriale, il direttore Gianni Borsa presenta ai lettori di Popoli e Missione di giugno uno dei passaggi fondamentali dell’intervista esclusiva rilasciata dal cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Conferenza episcopale italiana, in merito al percorso sinodale che la Chiesa italiana si appresta ad intraprendere. La missione ad gentes è elemento fondamentale, identitario della comunità cristiana, anche in una Chiesa, come dice il porporato, «preoccupata della mancanza di vocazioni. Però alla mancanza non si supplisce lasciandosi prendere dal solo criterio di necessità. Così facendo si rischia di agire nella paura. Di solito si trattiene ciò che si ha più paura di perdere; ma è proprio nel momento in cui si ha più paura che evangelicamente si perde tutto. Invece io esorto: “Date, date e vi sarà dato! In misura colma”».
In copertina e al centro del numero, il dossier “In difesa dei bambini”, spesso privati della loro infanzia dagli interessi, dagli abusi e dall’indifferenza degli adulti. Dai mendicanti talibé della Guinea Bissau alle bambine schiave dei Paesi del Mekong, fino alle piccole reclute della guerriglia nello Stato di Guerrero in Messico, l’infanzia è una età a rischio per milioni di bambini. Molti i progetti missionari e della cooperazione internazionale in difesa dei diritti violati, per il riscatto educativo e il recupero di nuove prospettive di futuro anche nelle situazioni più drammatiche nei Paesi del Sud del mondo.
Le pagine dedicate all’attualità ospitano alcuni reportage con testimonianze di missionari da Paesi come il Mozambico dove, nella regione di Cabo Delgado interessi di multinazionali impegnate nello sfruttamento delle risorse del sottosuolo hanno creato da anni una situazione di instabilità e di guerriglia che affonda le radici in un sistema neocoloniale. Con una serie di episodi di violenza diffusi su territorio che costa prezzi altissimi alle popolazioni locali.
Anche in Myanmar il golpe di Stato dei generali ha creato una situazione di grandi proteste di piazza, di repressioni, uccisioni e arresti di manifestanti, con forti tensioni che vanno ad aggiungersi ai conflitti etnici in atto nelle varie regioni del Paese del Sud-est asiatico.
Per l’America Latina, la rivista ospita un servizio dal Brasile che lotta per uscire dall’ondata pandemica che lo ha colpito da mesi, con un bilancio impressionante di vite umane: da San Paolo la testimonianza degli operatori della Comunità del Sermig Arsenale della Speranza, accende una luce nel buio della sofferenza degli ultimi.
Voci dalle periferie arrivano anche da Roma, dal palazzo-città di Corviale dove da decenni convivono il disagio umano e la voglia di riscatto sociale, mentre la parrocchia e i volontari cercano di rimanere vicini ai più bisognosi.
Da sottolineare che da questo numero Popoli e Missione ha avviato una serie di collaborazioni con altri giornali, riviste e media del mondo cattolico italiano, «perché – come spiega il direttore Borsa – moltiplicare il bene è un impegno irrinunciabile».