Per il primo numero dell’anno giubilare, Popoli e Missione mette in copertina la fatica di piccoli operai al lavoro in una fabbrica di mattoni in India, immagine simbolo dell’infanzia negata di centinaia di milioni di bambini al mondo.

Nel mese in cui si celebra la Giornata Missionaria Mondiale dei Ragazzi (GMMR), il dossier centrale “Eppure siamo bambini” racconta ciò che accade in troppi Paesi del mondo in cui i bambini hanno vita difficile: l’atlante dell’infanzia negata è pieno di storie, di occhi che ci guardano.

Tra le tante vicende di dolore non mancano i segni di speranza che vengono dai missionari al lavoro: da suor Loreta Beccia, missionaria Comboniana tra i ragazzi di strada di Yaoundé in Camerun, ai Salesiani del Tamil Nadu con i piccoli che fabbricano sigarette, ai protagonisti di una mostra promossa dal Vicariato di Roma per il Giubileo presso la chiesa di San Giuseppe dei Falegnami.

Proteggere i diritti dei bambini, dei più indifesi e degli ultimi è uno degli obiettivi dell’Anno giubilare appena iniziato, come sottolineano l’Editoriale di apertura della Fesmi e l’articolo sull’urgenza della pace di Rosanna Tabasso, responsabile del Sermig, il Servizio missionario giovani di Torino, commentando l’impegno dei movimenti laicali a lottare contro ogni ingiustizia nella società.

Sul tema delle migrazioni diversi servizi approfondiscono il peso della questione demografica a livello mondiale e, nella prospettiva di un futuro abbastanza recente, l’importante cambio di passo per l’Africa, il continente del futuro.

Per le migrazioni negli Usa dal confine messicano, il Saveriano Pietro Rossini, classe 1992, per quattro anni in missione a Boston durante il primo mandato di Donald Trump, spiega come potrebbe essere l’America di domani, dentro e fuori i confini nazionali.

Da Tijuana, cittadina di frontiera in Messico parla suor Albertina Maria Pauletti, direttrice dell’Instituto Madre Asunta della Fondazione Scalabriniana vincitrice del Premio Progetto di Cooperazione Internazionale Focsiv 2024, testimoniando il servizio di accoglienza alle donne respinte, rifugiate o semplicemente migranti, che arrivano alla frontiera, costrette a fermarsi dietro il muro costruito a pochi chilometri dall’opulenta città statunitense di San Diego.

Ci sono poi dei migranti che si muovono su canali sicuri e che arrivano, ad esempio, in Italia per seguire dei corsi di laurea: sono i foreign students, gli studenti stranieri che grazie al progetto Uni.Co.Re promosso dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr), con la collaborazione di Caritas e del Jesuit Refugee Service, riescono a lasciare i loro Paesi di provenienza in Africa e a seguire il percorso accademico in Italia.

Segnaliamo anche un servizio sulla violenza delle gang ad Haiti, dove è stata assaltata e incendiata la casa delle Missionarie della Carità di santa Madre Teresa, una struttura che dava assistenza a circa 30mila persone ogni anno con aiuti alimentari, interventi chirurgici e cure mediche.

Molto interessante anche il servizio in Scatti dal mondo sulla strumentalizzazione dei parchi naturali africani, da cui gli abitanti vengono allontanati perché considerati ostacolo alla libera circolazione e alla riproduzione degli animali selvatici.

Infine il progetto Pom da sostenere è la raccolta di offerte per la realizzazione di una casa per sacerdoti nelle Isole Carteret, situate a Nord-est di Bougainville, sede dell’omonima diocesi, nell’Oceano Pacifico meridionale.