NOTA DOTTRINALE
SU ALCUNI ASPETTI DELL’EVANGELIZZAZIONE
William Card. Levada Prefetto Angelo Amato
Arcivescovo titolare di Sila
Segretario
[1] Giovanni Paolo II, Lett. Enc. Redemptoris missio (7 dicembre 1990), n.
47: AAS 83 (1991), 293.
[2] Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, n. 14; cf. Decr. Ad
gentes, n. 7; Decr. Unitatis redintegratio, n. 3. Questa dottrina non si
contrappone alla volontà salvifica universale di Dio, che «vuole che tutti
gli uomini siano salvati e arrivino alla conoscenza della verità» (1 Tim
2, 4); perciò «è necessario tener congiunte queste due verità, cioè la
reale possibilità della salvezza in Cristo per tutti gli uomini e la
necessità della Chiesa in ordine alla salvezza» (Giovanni Paolo II, Lett.
Enc. Redemptoris missio, n. 9: AAS 83 [1991], 258).
[3] Cf. Giovanni Paolo II, Lett. Ap. Novo millennio ineunte (6 gennaio
2001), n. 1: AAS 93 (2001), 266.
[4] Cf. Paolo VI, Es. Ap. Evangelii nuntiandi (8 dicembre 1975), n. 24:
AAS 69 (1976), 22.
[5] Giovanni Paolo II, Lett. Enc. Redemptoris missio, n. 46: AAS 83
(1991), 293; cf. Paolo VI, Es. Ap. Evangelii nuntiandi, nn. 53 e 80: AAS
69 (1976), 41-42, 73-74.
[6] Benedetto XVI, Omelia durante la Santa Messa nella spianata della Neue
Messe (10 settembre 2006): AAS 98 (2006), 710.
[7] Tommaso D’Aquino, Summa Theologiae, I-II, q. 109, a. 1, ad 1.
[8] Cf. Giovanni Paolo II, Lett. Enc. Fides et ratio (14 settembre 1998),
n. 44 : AAS 91 (1999), 40.
[9] Benedetto XVI, Discorso ai partecipanti del Convegno Ecclesiale della
Diocesi di Roma su «Famiglia e Comunità cristiana: formazione della
persona e trasmissione della fede» (6 giugno 2005): AAS 97 (2005), 816.
[10] Giovanni Paolo II, Lett. Enc. Fides et ratio, n. 5: AAS 91 (1999),
9-10.
[11] Ibidem, n. 31: AAS 91 (1999), 29; cf. Concilio Vaticano II, Cost.
past. Gaudium et spes, n. 12.
[12] Tale diritto è stato riconosciuto ed affermato anche nella
Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo del 1948 (aa. 18-19).
[13] Giovanni Paolo II, Lett. Enc. Fides et ratio, n. 33: AAS 91 (1999),
31.
[14] Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Dei Verbum, n. 5.
[15] Concilio Vaticano II, Dich. Dignitatis humanae, n. 3.
[16] Ibidem, n. 1.
[17] Giovanni Paolo II, Lett. Enc. Redemptoris missio, n. 52: AAS 83
(1991), 300.
[18] Cf. Giovanni Paolo II, Lett. Enc. Slavorum Apostoli (2 giugno 1985),
n. 18: AAS 77 (1985), 800.
[19] Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Dei Verbum, n. 8.
[20] Cf. Paolo VI, Es. Ap. Evangelii nuntiandi, nn. 19-20: AAS 69 (1976),
18-19.
[21] Concilio Vaticano II, Decr. Ad gentes, n. 7; cf. Cost. dogm. Lumen
gentium, n. 16; Cost. past. Gaudium et spes, n. 22.
[22] Benedetto XVI, Omelia durante la Santa Messa per l’inizio del
Pontificato (24 aprile 2005): AAS 97 (2005), 711.
[23] Cf. Concilio Vaticano I, Cost. dogm. Dei Filius, n. 2: «É grazie a
questa divina rivelazione che tutti gli uomini possono nella presente
condizione del genere umano, conoscere facilmente, con assoluta certezza e
senza alcun errore, ciò che nelle cose divine non è di per sé
inaccessibile alla ragione (cf. Tommaso d’Aquino, Summa Theologiae, I, 1,
1)» (DH 3005).
[24] Concilio Vaticano II, Decr. Ad gentes, n. 13.
[25] Concilio Vaticano II, Dich. Dignitatis humanae, n. 11.
[26] Cf., ad esempio, Clemente di Alessandria, Protreptico IX, 87, 3-4
(Sources chrétiennes, 2,154); Aurelio Agostino, Sermo 14, D [= 352 A], 3
(Nuova Biblioteca Agostiniana, XXXV/1, 269-271).
[27] Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, n. 5.
[28] Cf. al riguardo Giovanni Paolo II, Lett. Enc. Redemptoris missio, n.
18: AAS 83 (1991), 265-266: «Se si distacca il Regno da Gesù, non si ha
più il Regno di Dio da lui rivelato, e si finisce per distorcere sia il
senso del Regno, che rischia di trasformarsi in un obiettivo puramente
umano o ideologico, sia l’identità di Cristo, che non appare più il
Signore, a cui tutto deve esser sottomesso (cf. 1 Cor 15, 27)».
[29] Giovanni Paolo II, Lett. Enc. Redemptoris missio, n. 18: AAS 83
(1991), 266. Sul rapporto tra Chiesa e Regno, cf. anche Congregazione per
la Dottrina della Fede, Dich. Dominus Iesus (6 agosto 2000), nn. 18-19:
AAS 92 (2000), 759-761.
[30] Congregazione per la Dottrina della Fede, Dich. Dominus Iesus, n. 4:
AAS 92 (2000), 744.
[31] Cf. Paolo VI, Es. Ap. Evangelii nuntiandi, n. 80: AAS 69 (1976), 73:
«Perché annunziare il Vangelo dal momento che tutti sono salvati dalla
rettitudine del cuore? Se, d’altra parte, il mondo e la storia sono pieni
dei “germi del Verbo” non è una illusione pretendere di portare il Vangelo
là dove esso già si trova nei semi, che il Signore stesso vi ha sparsi?»
[32] Cf. Benedetto XVI, Discorso ai membri della Curia e della Prelatura
Romana per la presentazione degli auguri natalizi (22 dicembre 2005): AAS
98 (2006), 50: «se la libertà di religione viene considerata come
espressione dell’incapacità dell’uomo di trovare la verità e di
conseguenza diventa canonizzazione del relativismo, allora essa da
necessità sociale e storica è elevata in modo improprio a livello
metafisico ed è così privata del suo vero senso, con la conseguenza di non
poter essere accettata da colui che crede che l’uomo è capace di conoscere
la verità di Dio e, in base alla dignità interiore della verità, è legato
a tale conoscenza. Una cosa completamente diversa è invece il considerare
la libertà di religione come una necessità derivante dalla convivenza
umana, anzi come una conseguenza intrinseca della verità che non può
essere imposta dall’esterno, ma deve essere fatta propria dall’uomo solo
mediante il processo del convincimento».
[33] Concilio Vaticano II, Cost. past. Gaudium et spes, n. 28 ; cf. Paolo
VI, Es. Ap. Evangelii nuntiandi, n. 24: AAS 69 (1976), 21-22.
[34] Cf. Giovanni Paolo II, Lett. Enc. Redemptoris missio, nn. 21-30: AAS
83 (1991), 268-276.
[35] Benedetto XVI, Omelia durante la Santa Messa per l’inizio del
Pontificato (24 aprile 2005): AAS 97 (2005), 710.
[36] Ibidem.
[37] Cf. Concilio Vaticano II, Dich. Dignitatis humanae, n. 6.
[38] Infatti, laddove è riconosciuto il diritto alla libertà religiosa, è
solitamente riconosciuto ad ogni uomo pure il diritto di partecipare ad
altri le proprie convinzioni, nel pieno rispetto della coscienza altrui,
anche per favorirne l’ingresso nella propria comunità di appartenenza
religiosa, come sancito altresì da numerosi ordinamenti giuridici odierni
e da una ormai diffusa giurisprudenza al riguardo.
[39] Dante Alighieri, La Divina Commedia, Paradiso, XXXIII, 87.
[40] Paolo VI, Es. Ap. Evangelii nuntiandi, n. 46: AAS 69 (1976), 36.
[41] Cf. Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, n. 35.
[42] Paolo VI, Es. Ap. Evangelii nuntiandi, n. 22: AAS 69 (1976), 20.
[43] Concilio Vaticano II, Decr. Unitatis redintegratio, n. 1; cf.
Giovanni Paolo II, Lett. Enc. Redemptoris missio, nn. 1, 50: AAS 83
(1991), 249, 297.
[44] Cf. Giovanni Paolo II , Lett. Enc. Redemptoris missio, n. 34: AAS 83
(1991), 279-280.
[45] Concilio Vaticano II, Decr. Ad gentes, n. 15.
[46] Giovanni Paolo II, Lett. Enc. Ut unum sint (25 maggio 1995), n. 14:
AAS 87 (1995), 929.
[47] Cf. ibidem, n. 28: AAS 87 (1995), 939.
[48] Cf. Concilio Vaticano II, Decr. Unitatis redintegratio, nn. 3, 5.
[49] Originalmente il termine «proselitismo» nasce in ambito ebraico, ove
«proselito» indicava colui che, proveniente dalle «genti», era passato a
far parte del «popolo eletto». Così anche in ambito cristiano il termine
proselitismo spesso è stato utilizzato come sinonimo dell’attività
missionaria. Recentemente il termine ha preso una connotazione negativa
come pubblicità per la propria religione con mezzi e motivi contrari allo
spirito del vangelo e che non salvaguardano la libertà e la dignità della
persona. In tale senso, il termine «proselitismo» viene compreso nel
contesto del movimento ecumenico: cf. The Joint Working Group between the
Catholic Church and the World Council of Churches, “The Challenge of
Proselytism and the Calling to Common Witness” (1995).
[50] Concilio Vaticano II, Decr. Unitatis redintegratio, n. 4.
[51] Concilio Vaticano II, Dich. Dignitatis humanae, n. 4.
[52] Cf. Benedetto XVI, Lett. Enc. Deus caritas est (25 dicembre 2005), n.
31 c: AAS 98 (2006), 245.
[53] Cf. Concilio Vaticano II, Dich. Dignitatis humanae, n. 11.
[54] Benedetto XVI, Omelia durante la visita alla Basilica di S. Paolo
fuori le mura (25 aprile 2005): AAS 97 (2005), 745.
[55] Benedetto XVI, Discorso ai partecipanti del Convegno internazionale
in occasione del 40° anniversario del Decreto conciliare «Ad gentes» (11
marzo 2006): AAS 98 (2006), 334.
[56] Benedetto XVI, Lett. Enc. Deus caritas est, n. 18: AAS (2006), 232.