Sono 70 i partecipanti al Meeting nazionale di Missio Giovani, in programma a Roma, alla Casa San Juan de Avila, per sabato 25 e domenica 26 novembre.
Ovviamente i protagonisti saranno proprio loro, i giovani missionari, anche se all’appuntamento sono invitati anche gli animatori, i formatori e gli educatori dei giovani, insomma tutti coloro che operano nella pastorale missionaria e giovanile, legati agli Istituti e ai Centri missionari diocesani, ma anche ad associazioni e ong con il cuore aperto sul mondo.
Il titolo dell’incontro è “I care – Custodi del futuro”, tema che permette di entrare nel vivo dell’esperienza missionaria. L’obiettivo? «Mettersi a servizio di una Chiesa di cui siamo tutti protagonisti – rispondono gli organizzatori di Missio Giovani – e di cui, tutti insieme, ci prendiamo cura. In che modo? Continuando a testimoniare il Vangelo là dove ciascuno studia, lavora, impegna il suo tempo».
«Non mancheranno occasioni di confronto su come “prendersi cura dell’altro”, vincendo i pregiudizi, gli ostacoli che sembrano sempre più presenti in questa società dal punto di vista culturale, religioso, sociale», commenta Giovanni Rocca, segretario uscente di Missio Giovani.
La due-giorni sarà anche il momento del passaggio del testimone tra Giovanni Rocca, che conclude il suo mandato, e il nuovo segretario nazionale di Missio Giovani.
Il programma è ricco di riflessioni, testimonianze, laboratori e gruppi di lavoro con la partecipazione – tra gli altri – di don Federico Tartaglia, direttore del Centro missionario diocesano di Porto – Santa Rufina, al quale è affidato il tema “Parola e vita: E si prese cura di lui”.