La Giornata dei Missionari Martiri è preghiera, ma anche digiuno. Che si trasforma in solidarietà.
Sì, perché oltre al ricordo orante di coloro che hanno donato la vita per testimoniare il Vangelo, la proposta per ogni 24 marzo è anche quella di rinunciare ad un pasto e donare l’equivalente in denaro per sostenere un progetto missionario.
Per l’edizione 2023, Missio Giovani ha scelto di aiutare il Centro Kay Chal di Port-au-Prince, “per continuare a crescere insieme a suor Luisa”. E’ qui, infatti, che suor Dell’Orto – la missionaria delle Piccole Sorelle del Vangelo di Charles de Foucauld, uccisa ad Haiti in un’aggressione armata – ha prestato il suo servizio a favore di 300 ragazzi della periferia della capitale haitiana. Ed oggi i giovani del luogo portano avanti l’eredità della missionaria.
“Kay Chal” in creolo significa “Casa Carlo” ed il nome rende omaggio a fratel Charles de Foucauld. Il luogo è nato per rispondere alle grandi difficoltà e alle attese dei giovani e dei bambini della baraccopoli di periferia: è un centro aperto a tutti, che offre lo spazio per studiare, fare ricerche, trovare un aiuto e un ascolto attento; è organizzato come piccola scuola al mattino, per i bambini e i giovani in deficit scolastico a causa della loro condizione di “restavec”, e come centro di aggregazione il pomeriggio con l’offerta di una biblioteca, corsi di informatica e attività ludico-ricreative ed educative.
Quello dei “restavec” è un fenomeno molto diffuso nella capitale haitiana. Succede spesso, infatti, che i figli delle famiglie più povere che abitano nelle campagne vengano mandati in città presso conoscenti che, in teoria, dovrebbero garantire l’istruzione dei piccoli in cambio di un aiuto nei lavori di casa. Di fatto, però, spesso questi ragazzi diventano schiavi domestici, e la scuola è solo un miraggio.
Con la morte di suor Luisa, il Centro non si è fermato. Tutt’altro. Tanti dei giovani haitiani che hanno gestito questo progetto con lei, hanno preso in mano il tutto e continuano ad offrire uno spazio educativo ai ragazzi del quartiere, una baraccopoli senza nessun tipo di servizio: né acqua corrente, né sistema fognario, né elettricità, per non parlare delle strade, della raccolta dei rifiuti e delle strutture educative a disposizione dei bambini, o ricreative e culturali a disposizione degli adolescenti. Per questo il Centro, oltre alla scuola di alfabetizzazione per i “restavec”, offre anche il doposcuola e le attività ricreative (come basket, capoeira, informatica, ecc.), per cercare di garantire più opportunità, dall’educazione allo svago.
Uno degli 11 video, realizzati da Luci nel Mondo per la Giornata dei Missionari Martiri, descrive il Centro e presenta il Progetto Kay Chal.
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Scarica qui il video da Vimeo.