I giovani “missionari” delle diocesi italiane, dopo aver assistito on-line al Meeting nazionale di Missio Giovani e partecipato ieri sera ai laboratori tematici virtuali, nelle Conversation Room, si lasciano con un impegno concreto: quello di rendere più operativa possibile la loro azione missionaria sul territorio, aiutati dalla bussola della fede e dalle tappe dei prossimi mesi. L’agenda è fitta, a partire dalla Giornata Missionaria Mondiale di ottobre. Ma l’essenziale è che si testimoni un autentico percorso fatto di sostegno reciproco e aiuto ai più fragili.

«Facciamo comunione – ha esortato Giovanni Rocca, Segretario nazionale di Missio Giovani – Stiamo insieme, camminiamo insieme, mangiamo insieme, piangiamo insieme, ridiamo insieme. “Insieme” è il passato, il presente e il futuro che Dio ha pensato per l’umanità. Fede in cosa? Fede in noi stessi. Fede in ciò che Dio ci ha dato».

Insieme si può fare, dicono i ragazzi, da soli invece si perde.  Partendo dalla lettura del vangelo di Marco 4, 35-41 dove i discepoli di Gesù sono con lui sulla barca in preda ad una tempesta di vento, hanno attualizzato la Parola.

«Ragazzi Gesù è molto chiaro! – dice Rocca –  Lui viene, sta con noi, ci sostiene e ci guida ma noi dobbiamo rimboccarci le maniche. Lo diciamo da tempo. Noi dobbiamo assicurare le
funi, ripiegare le vele, assicurare il carico. Dobbiamo prenderci cura della nave. Lui arriva,
si sveglia, statene pur certi ma prima dobbiamo svegliarci noi».

E allora i ragazzi missionari analogamente ai discepoli di Gesù, nei prossimi giorni e nei prossimi mesi, cercheranno anche loro la strada del risveglio e della fede: «Ecco cosa faremo: stasera si parla, si discute e ci si confronta ma domani… domani si agisce!».

«Quante volte la vita ci mette di fronte a sfide nuove? Quante volte pur sapendo quanto è difficle scegliere la missione, la scegliamo lo stesso – dice Giovanni – Gesù ci incalza: passiamo all’altra riva!».