Don Valerio Bersano, segretario nazionale di Missio Adulti&Famiglie, ogni mese commenta l’intenzione di preghiera proposta da papa Francesco tramite l’Apostolato della Preghiera, Opera e Fondazione pontificia.
La riflessione di don Bersano viene pubblicata in una pagina ad hoc sul mensile “Popoli e Missione”. Volentieri la riportiamo anche qui.
«Preghiamo perché le persone che vivono ai margini della società, in condizione di vita disumane, non siano dimenticate dalle istituzioni e non siano mai considerate scarti».
Come ebbe a dire il fisico Einstein: «Il tempo è relativo, il suo valore è dato da ciò che noi facciamo mentre sta passando». Sappiamo bene che davanti al mistero della vita, come davanti alla morte, siamo tutti uguali, tutti fragili e nello stesso tempo capaci di grandi cose. Tutti abbiamo ricevuto la capacità di amare e vivere in relazione con gli altri esseri viventi, eppure quanto siamo condizionati e condizionabili nel considerare chi vediamo, o incontriamo per strada ed in tante situazioni.
Papa Francesco continua a richiamare ognuno di noi ad avere atteggiamenti umani in cui la compassione (sia nel significato di patire-con, sia nel lasciarsi appassionare, per reagire davanti ai fratelli) è la vera risposta alle sfide della nostra storia.
Senza la compassione, chi guarda (che sia al servizio della collettività come i politici, o che voglia spendersi per il bene comune) non rimane implicato in ciò che osserva e passa oltre. Invece chi ha il cuore compassionevole viene toccato e coinvolto, si ferma e si prende cura, perché non esiste verità più bella ed impegnativa che questa: siamo fratelli.