Don Valerio Bersano, segretario nazionale di Missio Adulti&Famiglie, Missio Consacrati e Missio Ragazzi, ogni mese commenta l’intenzione di preghiera proposta da papa Francesco tramite l’Apostolato della Preghiera, Opera e Fondazione pontificia. La riflessione di don Bersano viene pubblicata in una pagina ad hoc sul mensile “Popoli e Missione”. Volentieri la riportiamo anche qui.
«Preghiamo perché il sacramento dell’unzione degli infermi doni alle persone che lo ricevono e ai loro cari la forza del Signore e diventi sempre più per tutti un segno visibile di compassione e di speranza».
Quando nelle comunità cristiane si celebra, in genere nella Giornata mondiale di preghiera per gli ammalati, il sacramento dell’unzione per gli infermi, si chiede per i più deboli la “forza del Signore”. Attorno a questo sacramento, purtroppo, soprattutto per mancanza di aggiornamento e grave ignoranza, sopravvive un certo timore, quasi fosse un gesto da compiersi solamente su persone vicine alla morte. Con la preghiera di questo mese, chiediamo la forza del Signore, che è la sua Misericordia, sia su chi è malato o deve sottoporsi a un delicato intervento chirurgico, sia per i suoi cari, perché lo assistano e gli facciano sentire l’abbraccio di tutta la comunità cristiana.
Le parole che la Chiesa utilizza prima di ungere il malato, non arrivano da qualche generica tradizione popolare, ma trovano fondamento nella Parola di Dio, precisamente nella lettera dell’apostolo Giacomo, dove si dice: «Chi è malato chiami a sé i presbiteri della Chiesa ed essi preghino su di lui, ungendolo con olio nel nome del Signore. E la preghiera fatta con fede salverà il malato; il Signore lo solleverà e, se ha commesso peccati, gli saranno perdonati» (Gc 5, 13-15). Conoscere ed accogliere questa Parola della Scrittura ci aiuterà a vivere, anche nella malattia, la fiducia nel Signore e nella sua Misericordia e ad educare i giovani affinché esprimano vicinanza e tenerezza verso i più fragili: così veniamo educati a esprimere per tutti l’Amore di Dio.