Don Valerio Bersano, segretario nazionale di Missio Adulti&Famiglie, Missio Consacrati e Missio Ragazzi, ogni mese commenta l’intenzione di preghiera proposta da papa Francesco tramite l’Apostolato della Preghiera, Opera e Fondazione pontificia. La riflessione di don Bersano viene pubblicata in una pagina ad hoc sul mensile “Popoli e Missione”. Volentieri la riportiamo anche qui.

«Preghiamo perché i leader politici siano a servizio della propria gente, lavorando per lo sviluppo umano integrale e per il bene comune, prendendosi cura di chi ha perso il lavoro e privilegiando i più poveri».

Mi ha sempre colpito il significato del termine “ministro”, perché dice la missione di chi si appresta a svolgere un compito di grande responsabilità. È ministro una persona “consacrata” (cioè totalmente dedicata) agli altri, non solo nella professione religiosa, ma anche nella “cosa pubblica”, nella politica, come disse papa Pio XI nel 1927, con una frase ripresa da tutti i pontefici nell’ultimo secolo: «La politica è la forma più alta di carità, seconda sola alla carità religiosa verso Dio». In questo mese ricordiamo ai leader (e a ciascuno di noi, se cristiano) che sono obbligati ad impegnarsi politicamente, perché il vero progresso non è l’accumulo di ricchezze in mano a pochi, bensì lo sviluppo integrale della persona, la cura a favore dei più deboli e fragili. Spendersi per il bene comune, servire il popolo dando al lavoro il giusto riconoscimento, vigilando perché sia dignitoso e sicuro: tutto questo potrebbe venir considerato il più grande onore e titolo per chi serve lo Stato, cioè il popolo davanti al quale si è giurato impegno e totale dedizione.