Abbiamo appena celebrato la Domenica della Parola di Dio e apprezzato quanto è importante poter leggere, assaporare e far risuonare in noi le sacre scritture, ma anche quanto è fondamentale avere la possibilità di essere guidati nella loro interpretazione da sacerdoti formati e innamorati del Vangelo.
Nelle giovani Chiese di molti Paesi di missione, questa presenza di preti non è affatto scontata: capita spesso, infatti, che territori estesi come la superficie di una diocesi italiana, vengano affidati ad un solo sacerdote perché la disponibilità numerica dei presbiteri è ridottissima. Eppure, chiunque sa quanto siano importanti la presenza e il servizio dei preti in tutte le comunità di vita e di fede.
Quanto siamo abituati a dire nella vecchia Europa: «Mancano i preti e le vocazioni calano», non si può affatto dire nelle giovani Chiese sorelle in terra di missione.
I Seminari di Africa, America Latina, Asia e Oceania, infatti, non hanno problemi di numeri. Spesso, però, hanno difficoltà economiche per garantire agli studenti un degno percorso di formazione.
La rete di solidarietà della Pontificia Opera di San Pietro Apostolo (Pospa) si impegna proprio a sostenere l’aiuto materiale e spirituale dei seminaristi delle Chiese di missione: circa 70mila studenti in 750 Seminari sparsi nei vari continenti.
Chi sono concretamente i benefattori che si impegnano in questo sostegno con la Pospa?
Semplici fedeli che riconoscono l’importanza di contribuire nel “donare” sacerdoti alle giovani Chiese sorelle e lo fanno come singoli o famiglia, magari alla memoria di persone care defunte o in circostanze o ricorrenze particolari, tipo un battesimo o un anniversario di nozze.
Ma anche comunità (gruppi parrocchiali, associazioni, intere diocesi, fraternità di religiosi/e, ecc.) convinte che non ci sia miglior dono della solidarietà per festeggiare, ad esempio, un’ordinazione sacerdotale o una professione religiosa, ma anche un anniversario di sacerdozio del proprio parroco.
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