Non è un caso che la Giornata Missionaria Mondiale dei Ragazzi (GMMR) sia stata fissata nella solennità dell’Epifania, giorno di manifestazione di Gesù ai Magi, cioè a tutti i popoli della terra.
Istituita da papa Pio XII nel 1950, la GMMR può essere spostata in altre date, a seconda delle esigenze e delle consuetudini delle Chiese locali. Ecco perché tante diocesi, anche in Italia, la celebrano in giorni diversi dal 6 gennaio.
Celebrare la GMMR significa concretizzare gli ideali missionari che la Chiesa propone ai più piccoli: preghiera e solidarietà verso i coetanei di tutto il mondo.
Come ogni anno, anche per il 2023 Missio Ragazzi ha scelto uno specifico tema per sottolineare un aspetto della missione in linea con ciò che il mondo ecclesiale sta vivendo. Pensando al cammino sinodale in corso nella Chiesa universale, lo slogan ideato è: “La missione si fa insieme!”.
Il riferimento al Messaggio di papa Francesco scritto per la Giornata Missionaria Mondiale dell’ottobre scorso è evidente: «Ogni battezzato è chiamato alla missione nella Chiesa e su mandato della Chiesa: la missione perciò si fa insieme, non individualmente, in comunione con la comunità ecclesiale e non per propria iniziativa. E se anche c’è qualcuno che in qualche situazione molto particolare porta avanti la missione evangelizzatrice da solo, egli la compie e dovrà compierla sempre in comunione con la Chiesa che lo ha mandato».
Anche quest’anno, Missio Ragazzi ha realizzato il manifesto che illustra lo slogan e viene affisso in vista della GMMR in tutte le parrocchie d’Italia. Quello dell’edizione 2023 vuole sottolineare i concetti chiave contenuti nello slogan: il protagonismo dei ragazzi nel vivere la missione, la solidarietà vicendevole, l’importanza di fare insieme.
Quest’ultima idea è espressa con l’illustrazione dell’azione del modellare il mondo: bambini provenienti dai vari continenti realizzano un globo impegnandosi a renderlo il più bello possibile, proprio come fanno gli artigiani quando creano le loro opere. Nel lavoro di un artigiano c’è passione e gioia, che sono pure le caratteristiche dei ragazzi che “fanno missione”. Insieme ai bambini, a modellare il mondo c’è anche Gesù: è raffigurato nelle sembianze di un ragazzo che li guida e insegna loro ad avere a cuore il mondo. Gesù e i bambini, insieme, configurano un pianeta all’insegna della pace, fondato sui valori dell’amore, della cura, dell’accoglienza.
Nello stesso tempo, l’immagine del manifesto propone graficamente l’espressione di san Paolo VI che papa Francesco ha voluto inserire nel suo Messaggio: «Evangelizzare non è mai per nessuno un atto individuale e isolato, ma profondamente ecclesiale».