Mentre il rischio di una guerra nel cuore d’Europa si fa più concreto, anche la Fondazione Missio si unisce alla preghiera per la pace invocata ieri da papa Francesco dopo la recita dell’Angelus.
«Le notizie che giungono dall’Ucraina – ha detto il Santo Padre – sono molto preoccupanti. Affido all’intercessione della Vergine Maria e alla coscienza dei responsabili politici ogni sforzo per la pace. Preghiamo in silenzio».
Oggi, nel giorno in cui si celebra la memoria liturgica dei Santi Cirillo e Metodio, patroni d’Europa, la presidenza della Conferenza episcopale italiana ha diffuso un comunicato (qui il testo integrale: CEI_AppelloUcraina) in cui si invoca «il Signore nostro Gesù Cristo, principe della pace, e la Vergine Santissima, particolarmente venerata in Ucraina nella Basilica della Madre di Dio di Zarvanytsia, perché sia risparmiato un terribile flagello».
L’invito a tutte le Chiese d’Italia è quello di «unirsi a questa intenzione di preghiera».
La Fondazione Missio accoglie l’appello e chiama tutto il mondo missionario ad invocare con una sola voce la pace, bene prezioso al quale l’umanità non può e non deve mai rinunciare.