E’ una lode a tutti i missionari, il numero di ottobre della rivista per ragazzi “Il Ponte d’Oro”, edita dalla Fondazione Missio.
Sin dallo slogan di copertina, infatti, si descrivono i missionari come “Cuori liberi e semplici”, ricordando le parole di papa Francesco che ha ribadito più volte che per la missione non serve “praticamente nulla: nessun bagaglio, nessuna sicurezza, nessun aiuto”. Anzi: “Più siamo liberi e semplici, piccoli e umili, più lo Spirito Santo guida la missione”.
Sì, liberi e semplici, piccoli e umili. Sono queste le caratteristiche che bastano per essere missionari. Come testimoniano tutti colori che hanno lasciato affetti, famiglia, casa, città, comodità, sicurezze, per offrire la propria fede in dono ai fratelli.
Il dossier di ottobre, mese universalmente dedicato alla missione, presenta quattro storie di missionari campioni di preghiera, annuncio, condivisione e fraternità, da cui imparare tanto e da prendere come esempio per vivere la propria missione.
Chi sono? Santa Teresa di Lisieux che ha incentrato la sua vita intorno alla preghiera; san Paolo che ha vissuto l’annuncio del Vangelo fondando moltissime comunità cristiane; un gruppo di giovani bergamaschi che ha aperto un rifugio per condividerne il guadagno con le missioni in Bolivia; padre Gigi Muraro, un missionario campione di fraternità con gli indigeni brasiliani.
Preghiera, annuncio, condivisione e fraternità sono anche i quattro impegni di ciascun ragazzo che vuole vivere nel proprio quotidiano da missionario: il dossier suggerisce anche alcune attività da realizzare (in famiglia, al catechismo, all’oratorio, ecc.) per concretizzare questi impegni.
Nell’Intervista impossibile viene presentata la figura di padre Giuseppe Ambrosoli, missionario comboniano che ha dedicato la sua vita all’Africa e che sarà beatificato il prossimo 20 novembre in Uganda.
Tante altre storie e fatti dagli angoli dei cinque continenti caratterizzano le pagine del numero di ottobre, da Cuba al Brasile, dalle Filippine al Nepal.
Infine lo “Spazio Educatori”, pagina ideata appositamente per gli adulti che animano i ragazzi alla missione. Con questa rubrica, che contiene suggerimenti per utilizzare con bambini e preadolescenti alcuni contenuti del numero, la rivista – completamente pensata, scritta e realizzata a misura di ragazzi – si offre ad una doppia lettura (grandi e piccoli) e raddoppia il suo valore. In questo numero, ecco due proposte per valorizzare la solennità di Tutti i Santi: un’attività che intreccia arte, memoria e gioco per imparare a riconoscere i santi da elementi che li caratterizzano nella loro iconografia; l’idea di un evento da organizzare il 31 ottobre, chiamato “Festa di Holywins” (che letteralmente significa “la santità vince”), anziché di Halloween.
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