“Bambini anche noi” è lo slogan di copertina del numero di febbraio della rivista per ragazzi “Il Ponte d’Oro” edita dalla Fondazione Missio.

Chi sono i bambini? Solo quelli che giocano, vanno a scuola, cenano con il loro piatto preferito, fanno passeggiate con i genitori, praticano lo sport o l’hobby prediletto? Certamente no. Sono bambini anche quelli che hanno fame o non possiedono nessun giocattolo con cui divertirsi; quelli che imbracciano il fucile e indossano la tuta mimetica, ‘arruolati’ dai miliziani; quelli che non hanno una casa, né un tetto sotto il quale tornare ogni sera, ma dormono per strada, sdraiati sui cartoni. Sì, sono bambini anche loro. E hanno gli stessi diritti di tutti gli altri.

E’ di loro che si parla nel dossier, attraverso le voci di missionari che si adoperano per “far sentire bambini” anche quelli che non vivono affatto da bambini. Come suor Loreta Beccia, tra i ragazzi di strada di Yaoundé in Camerun, o i missionari del Tamil Nadu (India) tra i piccoli che fabbricano sigarette. Loro, come tutti gli altri sacerdoti, religiose, famiglie, che si impegnano per assicurare ai più piccoli i propri diritti, seminano speranza in tante storie di sofferenza.

Di speranza si parla in tanti altri articoli della rivista. E il gioco “Cercatori di Speranza”, che durerà per tutto il Giubileo 2025, aiuta i piccoli lettori a trovarla, più o meno nascosta tra le righe, sfogliando le pagine.

La rubrica “Viaggio in…” accompagna in Ucraina, dove le missionarie Serve del Signore e della Vergine di Matarà, presenti in alcune parrocchie della diocesi di Stryj, nella regione di Leopoli, portano un po’ di luce tra i bambini. Con un progetto della Fondazione Missio (il numero 107) viene assicurato il sostegno per 80 ragazzi e giovani, con laboratori e varie attività che migliorino la loro vita in tempo di guerra. Il sostegno economico richiesto permetterebbe di realizzare piccole gite e iniziative creative, per coinvolgere e far vivere ai ragazzi momenti di leggerezza, davvero fondamentali in questo periodo di grande sofferenza e paura.

Da sottolineare anche la pagina dedicata agli educatori, uno spazio ideato proprio per chi vuole utilizzare i contenuti della rivista con i propri ragazzi (catechismo, scuola, scout, ecc.): contiene idee e suggerimenti per far interiorizzare ai piccoli lettori temi trattati in varie rubriche, attraverso la proposta di giochi, attività, dinamiche da realizzare insieme. In questo numero ecco “Gli origami della pace” e “I bambini nel 2050”.

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