Un gioco sui muri? Sì, per aiutare i ragazzi a conoscere le diverse barriere sparse per il mondo. La maggior parte sono state erette sul confine tra due Stati. Ma dietro ad ogni muro ci sono mille e più storie da raccontare: storie di sofferenza, privazioni, diritti negati, emarginazione (da parte di chi li subisce), ma anche storie di indifferenza, egoismo, odio, diffidenza (da parte di chi li costruisce).
Il dossier de “Il Ponte d’Oro” n.3/2022, dal titolo “Salta il muro!”, presenta alcuni dei muri che oggi dividono i popoli ed impediscono a migliaia di persone di costruirsi una vita migliore.
Ma qui mettiamo a disposizione di tutti il gioco “Ponti, non muri!” ideato dalla redazione della rivista e pubblicato sul n.4/2016 con l’obiettivo di dimostrare come i muri sparsi per il mondo, anche se molto diversi tra loro, siano accomunati da due sole cose: la paura dell’altro e l’incapacità di trovare un’alternativa alla loro costruzione.
Essendo passati già sei anni da quando il gioco è stato pensato e pubblicato, alcune informazioni contenute nelle carte potrebbero non essere aggiornate. Ma lo scopo del gioco rimane intatto.
Chiunque può scaricare il gioco “Ponti, non muri!” (vedi PDF in calce) e seguire le indicazioni per giocare.
Solo un’importante precisazione: nel confronto tra due carte, si usa l’espressione ‘meno perdente’ (anziché ‘vincente’) proprio per sottolineare il fatto che un muro non è – e non può mai essere! – ‘vincente’. Erigere una barriera è sempre e solo una soluzione sbagliata: significa arrendersi di fronte all’incapacità di risolvere il problema trovando un’alternativa diversa alla costruzione di un muro.