Sono state spedite (e dovrebbero ormai essere arrivate) due copie ai Centri missionari di tutte le diocesi italiane: una destinata al direttore dell’ufficio, una destinata al vescovo. Sì, perché l’opuscolo “Il contributo delle diocesi italiane per l’anno 2023”, che pubblica resoconti e graduatorie in ordine alla cifra versata da ciascuna diocesi al Fondo Universale di Solidarietà delle Pontificie Opere Missionarie (POM), non è un fatto privato dei soli addetti ai lavori. Vuole essere, per la Fondazione Missio, un appuntamento annuale con la trasparenza e la responsabilità di tutti gli attori che contribuiscono in maniera attiva alla raccolta delle offerte nelle varie diocesi e all’invio alle POM internazionali.
Come ogni anno, le offerte raccolte nel 2023 dalle singole diocesi (e fatte pervenire all’amministrazione della Fondazione Missio entro il 29 febbraio 2024) sono state inserite in un resoconto che descrive le somme versate sia per le singole Opere (Propagazione della Fede, San Pietro Apostolo, Infanzia Missionaria), sia per la Giornata Missionaria Mondiale.
Sfogliando l’opuscolo è possibile leggere due graduatorie per ogni regione ecclesiastica: la prima è per cifra assoluta versata, mentre la seconda è “pro capite”, cioè tiene conto del numero degli abitanti della diocesi.
Ma, di pagina in pagina, è anche possibile farsi un’idea della cifra totale versata dall’intera regione ecclesiastica oppure dalle singole diocesi.
Così, per esempio, si scopre che anche quest’anno la regione ecclesiastica che ha contributo con la cifra assoluta più alta è il Triveneto, con oltre 1,2 milioni di euro offerti; mentre la regione più popolosa (la Lombardia) segue con poco meno di 1,1 milioni di euro versati al Fondo Universale di Solidarietà delle POM.
Per quanto riguarda la graduatoria per cifra assoluta versata, la diocesi che si attesta al primo posto è quella di Milano, seguita da Roma; ma se si tiene conto del dato pro capite, quest’anno la più generosa risulta la diocesi di Forlì-Bertinoro, che precede quella di Ozieri in Sardegna.
Di fronte ai tanti numeri pubblicati nell’opuscolo arrivato a tutte le diocesi, c’è da sottolineare che non è tanto importante chi ha versato di più, quanto piuttosto la cifra raccolta nella sua complessità: ricordiamo, infatti, che le offerte raccolte vanno a contribuire al Fondo Universale di Solidarietà delle POM e sono destinate alle Chiese di nuova o recente costituzione, prive di una piena autonomia finanziaria o che versano in situazioni di emergenza a causa di guerre, carestie o calamità naturali.
Per l’anno 2023 la somma delle offerte pervenute da tutte le diocesi italiane è di 6.273.793,97, cresciuta di oltre centomila euro rispetto all’anno precedente: un segnale di recupero nel post-Covid, rispetto agli anni di pandemia. Ma anche un risultato soddisfacente, considerando che è quasi il 7% dell’intera cifra confluita nel Fondo Universale di Solidarietà: grazie ai contributi arrivati da tutte le direzioni nazionali delle Pontificie Opere Missionarie, tra cui l’Italia, la cifra complessiva ha raggiunto un totale di 91.670.660 euro.
Questa cifra rappresenta gli aiuti distribuiti alle Chiese di missione nel 2023, suddivisi nei cinque continenti. E nella somma complessiva ci sono anche quei 97 centesimi che in qualche chiesa sconosciuta di una diocesi d’Italia sono stati donati da qualcuno, nel pieno anonimato e con lo spirito evangelico dell’obolo della vedova, per contribuire al prezioso sostegno di una missione nel mondo.