Sono state inviate ai Centri missionari diocesani (Cmd) le Linee guida per aiutare le diverse realtà missionarie legate alle Chiese locali a contribuire al cammino sinodale nelle diocesi.
E’ infatti in pieno svolgimento la prima fase del cammino sinodale delle Chiese in Italia, quella che coincide con la fase diocesana del Sinodo universale e che terminerà il 22 aprile prossimo.
Affinché a livello locale venga valorizzato il coinvolgimento dei protagonisti della cooperazione missionaria, il Consiglio Missionario Nazionale – che tra i suoi compiti ha anche quello di coordinare le linee pastorali e operative dei molteplici organismi missionari presenti in Italia – ha elaborato delle domande specifiche che sollecitano l’ascolto di tutto il variegato mondo missionario.
Nello specifico, i quesiti preparati per la riflessione si rivolgono esplicitamente a:
- associazioni, gruppi informali e comunità etniche;
- preti fidei donum e laici/laiche in missione;
- sacerdoti, religiose e religiosi provenienti da altri Paesi e culture, in servizio missionario pastorale nelle diocesi italiane.
Non solo: ai Centri missionari diocesani viene fatto esplicito invito a coinvolgere specificamente, pur in modi diversificati, il movimento diocesano dei ragazzi/e missionari/e ed i/le giovani che hanno vissuto esperienze missionarie all’estero e in Italia (con il Cmd o con gli Istituti religiosi) o che hanno svolto il Servizio civile internazionale con la FOCSIV.
Nell’introduzione alle Linee guida redatte dal Consiglio Missionario Nazionale, si sottolinea come quest’organismo, «in piena sintonia con la proposta di lavoro della presidenza della CEI, manifesta il desiderio che i direttori dei Centri missionari diocesani partecipino attivamente a questa fase di ascolto, facendosi promotori del coinvolgimento di tutti coloro che operano nell’ambito della missione ad gentes e della cooperazione missionaria tra le Chiese: i gruppi missionari parrocchiali o territoriali, i missionari inviati o rientrati, comunque collegati con la propria diocesi, come pure i sacerdoti, religiosi e religiose non italiani residenti e operanti nella diocesi, quanti sono impegnati nel sostenere le missioni attraverso le Pontificie Opere Missionarie».
Ma si precisa anche quanto sia importante comprendere che «non si tratta di promuovere un lavoro alternativo a quello della diocesi o di costituire dei gruppi sinodali paralleli, dedicati esclusivamente alla dimensione missionaria».
L’attenzione specifica proposta con queste Linee guida deve essere “integrata” nel cammino sinodale diocesano: «Ci sembra importante promuovere la partecipazione attiva di costoro nell’attività dei gruppi sinodali già costituiti dalla diocesi ed eventualmente (qualora se ne percepisca la mancanza) sollecitare il coordinamento diocesano ad aprirsi al contributo di queste persone protagoniste della cooperazione missionaria tra le Chiese», si legge nell’introduzione.
In una fase successiva, il materiale che i Centri missionari diocesani raccoglieranno (riguardante l’ambito della cooperazione missionaria tra le Chiese) verrà condiviso e ulteriormente approfondito nelle Commissioni Missionarie Regionali e successivamente nel Consiglio Missionario Nazionale. Con la certezza che nulla andrà perduto e tutto contribuirà al bene della Chiesa e della sua missione.
Scarica qui le Linee guida elaborate dal Consiglio Missionario Nazionale per il Cammino sinodale.