Persino le prime comunità cristiane avevano motivo per discutere, dibattere e alla fine trovare un compromesso tra diverse posizioni. “Gli Atti degli Apostoli non sono esenti dal concetto di conflitto nel cristianesimo delle origini; Luca però è interessato più alla ricomposizione dell’unità che al racconto del contrasto e tramite lui possiamo mettere a frutto il discernimento”.

Il biblista Augusto Barbi, che nella sessione pre-serale delle Giornate di Spiritualità Missionaria, terrà una lectio si questa tema, ci spiega a margine, come prendere spunto dalle comunità di credenti presenti negli Atti degli Apostoli.

“Questo cammino potrebbe diventare un cammino di crescita, a partire dall’accettazione del conflitto anche nella nostra vita attuale, e dalla capacità di mettere a fuoco i termini del dibattere”, dice.

Per rendere fecondo lo scontro serve “un atteggiamento di ascolto, una presa di coscienza delle motivazioni dell’uno e dell’altro, e trovare i criteri di discernimento, facendo sì che la Parola di dio illumini lungo il percorso. Nella ricomposizione del conflitto c’è una forza interiore”.

Questo discernimento può essere utilizzato anche “in famiglia, nelle strutture parrocchiali, nei gruppi di catechisti”.