In ogni numero di “Popoli e Missione”, all’interno dell’Inserto PUM, a firma della nostra collaboratrice Loredana Brigante viene pubblicato un articolo che presenta un Centro missionario diocesano (Cmd). Volentieri lo rilanciamo anche sul sito di Missio, certi che possa essere un’occasione di conoscenza vicendevole e uno stimolo di confronto per tutti i Centri missionari delle varie diocesi d’Italia. Questa nuova “Finestra sulle diocesi” accompagna nel Centro missionario diocesano di Verona, con l’intervista al direttore, don Giuseppe Mirandola.

 

Parla della Giornata Missionaria Mondiale e dell’Ottobre missionario don Giuseppe Mirandola, direttore del Cmd di Verona da 10 anni. «Momenti come questi non solo devono valorizzare il servizio ad gentes dei missionari, ma anche farci calare in un nuovo contesto (multiculturale e multireligioso) che richiede capacità di confrontarsi».

Per il sacerdote, fidei donum in Kenya dal 1990 al 1998, quella intra gentes è la nuova frontiera della missione. «Occorre offrire a tutti la possibilità di incontrare Gesù nei modi più diversi e a ciascuno più vicini. Non con l’idea di portarli tutti in chiesa, ma con l’intento di trovare dei punti di contatto su temi comuni».

In quest’ottica di apertura, quindi, viene vissuto il mese missionario, con più momenti di animazione e in ascolto dei testimoni. Così come la “Festa dei Popoli” che si svolge ogni anno nella quarta domenica di maggio (con 6-7.000 presenze) e che, giunta alla sua 33esima edizione, venne promossa dal Cmd «per far incontrare i vecchi e i nuovi cittadini e per coinvolgere altre realtà». Obiettivi entrambi raggiunti con una manifestazione oggi organizzata da Migrantes che, in un processo migratorio molto più articolato e mutato, coinvolge attivamente realtà diocesane, comunità e singoli di origine straniera.

«Un’altra iniziativa che ci sta a cuore è quella de “I martedì del mondo”, con la collaborazione di Comboniani/e, Cum, Cestim, Progettomondo e Centro di Pastorale Immigrati, oltre che del nostro collaboratore Paolo Annechini». Una piazza virtuale e non «che da ottobre a maggio tocca vari argomenti di attualità, puntando i riflettori anche su situazioni fuori dal mainstream della comunicazione». Un nuovo modo di evangelizzare, che va di pari passo con l’area di animazione territoriale e con quella che fa capo alla cooperazione.

«Abbiamo fidei donum (sia sacerdoti che laici) a Cuba, in Guinea Bissau e nel Nord del Mozambico. Con altre presenze in Brasile, Argentina e Nuova Guinea ed un progetto con il Triveneto in Thailandia», racconta don Giuseppe. Nel 2022, il Centro missionario di Verona ha festeggiato il suo 50esimo compleanno: un’occasione importante non solo per fare memoria, ma anche per esprimere nuovi desideri: «essere una Chiesa che si muove in sinergia».