In ogni numero di “Popoli e Missione”, all’interno dell’Inserto PUM, a firma della nostra collaboratrice Loredana Brigante viene pubblicato un articolo che presenta un Centro missionario diocesano (CMD). Volentieri lo rilanciamo anche sul sito di Missio, certi che possa essere un’occasione di conoscenza vicendevole e uno stimolo di confronto per tutti i Centri missionari delle varie diocesi d’Italia. Questa nuova “Finestra sulle diocesi” accompagna nel Centro missionario diocesano di Monreale, con l’intervista al direttore, don Dario Russo.

 

È una diocesi di 263mila abitanti con un totale di 70 parrocchie, quella di Monreale, in provincia di Palermo. Eppure, quasi ogni anno è al primo posto in Sicilia rispetto alle offerte versate al FUS, il Fondo Universale di Solidarietà delle Pontificie Opere Missionarie.

Nella graduatoria regionale del 2022, per esempio, spicca una donazione di 64.505,34 euro, di cui oltre 34mila per la Giornata Missionaria Mondiale (GMM) e quasi 17mila per le adozioni dei seminaristi.

«È una diocesi molto generosa, con un cuore missionario», commenta don Dario Russo, classe 1975, direttore del Centro missionario diocesano (CMD) di Monreale dal 2004. «Una sensibilità che dobbiamo all’apertura di monsignor Vigo, nostro arcivescovo dal 1997 al 2002, e al lavoro di alcuni sacerdoti che hanno creato ponti». Lui stesso, che nel 2019 ha vissuto sei mesi in Tanzania e da 25 anni vi torna ogni estate, è uno di loro.

Nel sussidio annuale “La Chiesa monrealese per la missione ad gentes”, don Dario scrive che «l’importanza delle esperienze in terra di missione, così come l’animazione missionaria a livello parrocchiale e diocesano, sono momenti di grande discernimento». Tra questi, la Quaresima di Fraternità affidata da diversi anni all’Ufficio missionario e, per sensibilizzare alla GMM, la Veglia, l’Adorazione e il Rosario celebrati nella zona marina, in quella collinare e in quella montana.

«Ci sono poi gli incontri annuali di formazione missionaria per sacerdoti e seminaristi, con il coinvolgimento di Missio, e dei momenti formativi in preparazione alle partenze estive». Riguardo ai giovani, non c’è un gruppo vero e proprio, ma «i due, tre che vengono in missione diventano poi cellule nelle parrocchie». Così come nel caso del gruppo dei Ragazzi Missionari che vorrebbe costituirsi a breve, dopo il Convegno nazionale POIM di marzo.

Un altro aspetto significativo riguarda le parrocchie in zone più periferiche e con pochi abitanti che, in estate, si organizzano in piccoli Cenacoli. «L’auspicio è che si vada oltre il periodo estivo, mentre l’impegno è quello di formare i laici in modo permanente, prendendo spunto dalle comunità cristiane di base». Che si tratti di contatti con i sacerdoti stranieri o cooperazione, di esperienze diocesane o partenze, la diocesi di Monreale guarda sempre lontano. Cuori ardenti e piedi in cammino.