In ogni numero di “Popoli e Missione”, all’interno dell’Inserto PUM, a firma della nostra collaboratrice Loredana Brigante viene pubblicato un articolo che presenta un Centro missionario diocesano (CMD). Volentieri lo rilanciamo anche sul sito di Missio, certi che possa essere un’occasione di conoscenza vicendevole e uno stimolo di confronto per tutti i Centri missionari delle varie diocesi d’Italia. Questa “Finestra sulle diocesi” accompagna nel Centro missionario diocesano di Bergamo.
Due fiumi in piena, don Massimo Rizzi e Franca Parolini, rispettivamente direttore e vicedirettore del Centro missionario diocesano di Bergamo. Come tutte le loro innumerevoli proposte, che spaziano dalla formazione missionaria all’animazione, dalla cooperazione alla comunicazione.
«Nell’équipe siamo in otto: tre sacerdoti e cinque laici, tutti quasi quotidianamente presenti un ufficio», inizia don Massimo. «Ognuno ha il suo compito», aggiunge Franca, prospettandoci da subito uno scenario super organizzato. «Lavoriamo principalmente con le commissioni che curano i singoli ambiti: dai percorsi per i gruppi parrocchiali alle partenze missionarie estive, ecc.».
L’entusiasmo nel descrivere iniziative e attività fa rima anche con i numeri: 600 i bambini e 30 le parrocchie presenti alla 20esima edizione del Convegno diocesano dei ragazzi (in quello prima della pandemia, addirittura 1.500); 70 i giovani che quest’estate andranno in missione, e 20 gli over 35; una quarantina di fidei donum, tra presbiteri e laici, e 500 missionari bergamaschi distribuiti tra i vari ordini religiosi; 30mila cartoline solidali, frutto del concorso artistico rivolto alle scuole e inviate a Natale a sostegno di progetti in Terra Santa, Mozambico, Brasile, Siria e Marocco.
Insomma, un “alfabeto della missione” (come recita lo slogan del loro cammino formativo) molto ricco, in cui rientra anche il convegno degli adulti, giunto nella seconda settimana di Quaresima alla sua 99esima edizione.
Altro fiore all’occhiello, le loro tre missioni diocesane: «In Bolivia, nel 2023, abbiamo festeggiato il 60esimo anno della nostra presenza, e toccherà alla Costa d’Avorio nel 2025; quest’anno, invece, ricorre il 25esimo a Cuba», spiega don Massimo, facendo un accenno all’esperienza della GMG di Lisbona «che, pur con una logistica molto impegnativa, ha accolto in diocesi cinque ivoriani, 40 boliviani e 20 cubani».
Ultimo, l’Ottobre missionario. «È molto importante per noi», sottolinea Franca. «All’inizio del mese, diamo mandato ai gruppi missionari nelle loro realtà; il venerdì precedente la Giornata Missionaria Mondiale, si celebra con il vescovo la Veglia di preghiera nella quale si accolgono i sacerdoti stranieri e si consegna il crocifisso ai partenti». Il punto che apre e chiude un cerchio: quello di una missione senza fine.