31Dal numero di gennaio di “Popoli e Missione”, all’interno dell’Inserto PUM, a firma della nostra collaboratrice Loredana Brigante viene pubblicato un articolo che presenta un Centro missionario diocesano (CMD). Volentieri lo rilanciamo anche sul sito di Missio, certi che possa essere un’occasione di conoscenza vicendevole e uno stimolo di confronto per tutti i Centri missionari delle varie diocesi d’Italia. Questa nuova “Finestra sulle diocesi” comincia con il Centro missionario diocesano di Treviso attraverso la voce di Enrico Vendrame, dell’équipe del CMD.
Via Longhin n.7 è l’indirizzo del Centro missionario diocesano di Treviso. Tuttavia, Enrico Vendrame, 53 anni, membro dell’équipe, ci racconta una realtà che va oltre la porta di un ufficio, orientata non solo a sostenere le missioni in Paraguay, Ecuador, Brasile, Ciad e Thailandia, ma anche a «stimolare la comunità diocesana a crescere nella sua identità missionaria». Un compito facilitato dalla presenza di un direttore, don Gianfranco Pegoraro, che è stato un fidei donum, e di altri cinque membri con esperienze missionarie prolungate. «È certamente un valore aggiunto, perché orienta l’incontro con le Chiese sorelle nella prospettiva dello scambio e dell’evangelizzazione», spiega Enrico.
Un tema caro al CMD di Treviso, che conta anche sulla collaborazione di un seminarista, è «la preparazione al sacerdozio con uno sguardo aperto al mondo» con la possibilità, nel percorso formativo, di fare brevi esperienze in missione accanto ai fidei donum della diocesi.
«Dalla formazione dei nuovi preti, si incarna una Chiesa che promuova la missione. Ma non solo». Questa forma di accompagnamento si estende anche ai laici. «L’idea è quella di valorizzare le comunità, i gruppi, le pastorali; una sorta di sussidiarietà affinché le varie iniziative, con il contributo del CMD, riscoprano o alimentino la loro vocazione missionaria».
Come sottolinea Enrico, si tratta di decentrare. Lontani dalle logiche egocentriche, «cerchiamo di abitare le realtà missionarie del territorio», come il Gruppone, OMG, il Pime, Casa Milaico, i Padri Bianchi, le suore dell’Immacolata, le Cooperatrici pastorali, ecc.
Al “fare rete”, si aggiunge anche il “fare eco”. «Una nostra priorità, infatti, è quella di far conoscere, attraverso incontri nelle parrocchie o i social media, i testimoni missionari, oltre che temi narrativi con sguardo inclusivo e cooperativo».
Da segnalare l’inserto mensile “Terre e missioni” (nato tre anni fa in collaborazione con il settimanale diocesano “La Vita del Popolo”) e i “Lunedì della missione”, un approfondimento mensile in diretta su YouTube con voci attente alle realtà del mondo, che «diventa anche materiale di riflessione per i gruppi missionari, i giovani e gli insegnanti delle scuole secondarie».
Se bussate, quindi, a via Longhin n.7, il Centro missionario diocesano di Treviso è uscito in strada.