Maria è la giovane promessa che accompagna il cammino della Chiesa “eletta per essere madre” di tutti.
Ognuno di noi è chiamato a fare della propria vita un dono e questa possibilità di scegliere ci viene consegnata direttamente da Maria.
Sono le parole della biblista Rosalba Manes, che nella relazione del pomeriggio al Comigi ha invitato i giovani a guardare il mondo con gli occhi della giovane promessa Maria “trasformata e cesellata dalla grazia del lavorio interiore nel discernimento”.
“Maria non dubita mai dell’opera di Dio- dice Manes – ma dialoga con Dio e si innesta con forza nella storia di un popolo”.
La vicenda di Maria non è dunque solo una vicenda personale: è la dimostrazione di come si possa realizzare la profezia, quando “Dio intreccia la sua vita a quella del mondo”.
Ed è così che nel nuovo testamento, dice Manes, “tutti noi siamo chiamati a profetizzare. Non solo gli uomini ma anche le donne”, non solo i santi e non solo i profeti ma ogni essere umano.
La Bibbia è un libro vivo: Manes spiega che il testo sacro racconta “un esodo esistenziale” in grado di mettere l’uomo in movimento.
La parola di Dio infatti “cesella i cuori, lavora di continuo e noi ci lasciamo trasformare”.
In questa parola è contenuta una verità: “un comando che ci rende dinamici e ci consegna una promessa”.