Tra i compiti istituzionali del CUM, il Centro Unitario per la Formazione Missionaria della Fondazione Missio, con sede a Verona, c’è quello di accompagnare i missionari che si sono formati presso il Centro (e non solo), negli anni della loro esperienza in missione.
Periodicamente, spiega don Marco Testa, direttore, «erano in programma incontri di missionari nelle varie parti del mondo, dal Brasile al Kenya, dal Guatemala alle Filippine. Si è sempre trattato di appuntamenti molto partecipati e molto attesi, occasioni preziose di scambio di idee, preghiera, formazione missionaria».
E’ evidente, continua don Marco, «che questi incontri con la pandemia si sono bloccati, ma anche in questo caso è venuta in aiuto la tecnologia e siamo qui a plaudire le iniziative dei missionari che non hanno voluto rinunciare ad incontrarsi».
Si è cercato di rimediare con incontri tramite il web. Come è accaduto per i missionari in Brasile e in Perù.
«Quello del Paese andino è probabilmente il gruppo più assiduo all’appuntamento annuale, che si è distinto anche quest’anno per la qualità della proposta formativa articolata su più giornate, particolarmente attenta alla realtà socio-politica della nazione, colpita dal Covid e una preoccupante instabilità politica».
Per il Brasile, l’appuntamento era programmato in Roraima ma la pandemia ha costretto ad annullarlo. «Anche in questo caso si è realizzata un’alternativa web con qualche ora di collegamento con scambio di esperienze su come continuare l’impegno pastorale in tempi di forti restrizioni e sofferenze della gente».
«Ci mancano davvero le visite ai missionari: gli incontri web non sono la stessa cosa. Ci manca poter stare con loro, incoraggiarci a vicenda, ascoltare e far conoscere la loro testimonianza», conclude don Marco.
(Nella foto: Incontro dei missionari italiani in America Latina organizzato ad Aparecida, Brasile, nel gennaio 2015).