L’Opera di San Pietro Apostolo muove i primi passi in Francia nel 1889 per iniziativa di una giovane, Jeanne Bigard, e di sua madre Stephanie.
Madre e figlia frequentano abitualmente la Società delle Missioni Estere di Parigi.
In una lettera del 1 giugno 1889 indirizzata alla famiglia Bigard Mons. Cousin, vescovo di Nagasaki (Giappone), esprimeva il suo rammarico nel rimandare in famiglia, per mancanza di fondi, ragazzi che “avrebbero potuto diventare eccellenti seminaristi e buoni sacerdoti”. Lo scritto del vescovo missionario suona per le due donne come una vera e propria chiamata: il sostegno alla formazione del clero indigeno sarebbe stata la vocazione cui offrire, senza riserve, tutta la loro vita.
Intorno alle due donne nasce un sodalizio che aggrega persone consapevoli dell’importanza dei sacerdoti nella missione evangelizzatrice della Chiesa universale e inoltre disponibili a sostenere gli studi dei seminaristi attraverso l’erogazione di borse di studio e l’offerta della preghiera quotidiana.
L’Opera si estende velocemente. Il 3 maggio 1922 Pio XI la rende organizzazione pontificia con il fine di assicurarne la maggiore efficacia e di sottolinearne il carattere cattolico.