Quanto si svolge sabato 18 maggio a Verona alla presenza di papa Francesco, ovvero “Arena di Pace 2024 – Giustizia e Pace si baceranno”, è nell’alveo di un percorso tutto intrinsecamente missionario.
Le Arene, infatti, «sono nate dai Centri missionari del Triveneto», spiega don Luigi Verzé, già direttore del Centro missionario diocesano (Cmd) di Verona, in uno dei video prodotti dall’ufficio in collaborazione con l’organizzazione “Arena di pace” (vedi in calce).
Quando i Cmd del Triveneto si ritrovavano insieme, grazie al grande numero di missionari sparsi in tutti i contenenti, nell’incontro «vedevi il mondo intero, mondo che aveva bisogno dell’annuncio del Vangelo, ma anche di essere aiutato ad uscire dalle guerre, dalle ingiustizie». Era importante «guardare verso i segni che fanno crescere il Regno di Dio sulla terra: ecco, da qui nascono le Arene», commenta don Verzé.
Le tematiche come ambiente, economia, diritti, democrazia, disarmo, migrazioni, i missionari non le avevano studiate sui libri, ma le avevamo toccate, sofferte, andando nel mondo. «E il mondo missionario è stato per me – dice ancora don Verzé – quello che ha fatto emergere maggiormente le grandi tematiche che adesso esplodono», quelle stesse grandi tematiche che verranno trattate sabato prossimo – 18 maggio 2024 – nel momento assembleare dei movimenti popolari italiani nell’Arena veronese, per condividere tutto ciò che crea le basi della pace.
Eventi diffusi in città, piazze piene, colori, canti, slogan, giovani e bambini, autorità cittadine e religiose, con il vescovo monsignor Domenico Pompili in prima fila, a partire dalla basilica di San Zeno dove settemila persone accoglieranno il papa. Poi l’attesissimo e storico incontro in Arena. Una macchina organizzativa che da mesi ha mobilitato tutta la città e le 60 associazioni, con caratteristiche diverse, a carattere locale o nazionale, partecipanti ai cinque tavoli di lavoro: migrazioni, ecologia, lavoro e economia, disarmo, diritti e democrazia.
Un grande lavoro di rete dall’anima missionaria, come sottolinea don Giuseppe Mirandola, attuale direttore del Centro missionario diocesano di Verona: «Guardando a tutte le iniziative messe in campo, è chiaro il desiderio di accogliere il papa sul tema della giustizia generatrice di pace. Non solo pensando a guerra, non violenza e disarmo, ma toccando tutte le situazioni che ne rendono possibile l’esistenza, che sono alla base di costruzioni della pace. Per questo sono state riprese le tematiche che hanno caratterizzato le Arene degli anni Ottanta, sulla falsariga delle intuizioni dei missionari e delle missionarie che ne sono stati promotori nel passato. E che oggi si rivelano profeti».
L’appuntamento di Verona è seguito anche dalla Redazione di “Popoli e Missione” che lo racconta sia sulla pagina web (qui il link diretto), sia sulla rivista cartacea.