E’ iniziato lunedì 16 gennaio al Centro pastorale della diocesi di Boa Vista, in Roraima, l’incontro delle missionarie e dei missionari italiani che lavorano in Brasile, organizzato dal Centro Unitario per la Formazione Missionaria di Missio.
Una quarantina i partecipanti a questo incontro che ha preso il via con la preghiera e un’ampia presentazione dei partecipanti ed entrerà oggi nel vivo dei lavori che termineranno venerdì in tarda mattinata, per dare la possibilità ai partecipanti di rientrare nelle loro missioni per le celebrazioni del fine settimana.
Titolo dell’incontro è “Comunione, partecipazione e missione: diaconia per una ecologia integrale”. Gli organizzatori hanno proposto questo tema pensando al luogo scelto, Boa Vista, capitale di uno Stato amazzonico brasiliano al confine con il Venezuela, lontano da tutto ma significativo per toccare con mano i temi proposti.
Ci sono tre grandi sfide oggi in queste terre amazzoniche: le migrazioni, con l’arrivo qui di centinaia di migliaia di venezuelani e haitiani soprattutto, la distruzione dell’Amazzonia – dal disboscamento per fare posto alla soia, al garimpo, ovvero l’estrazione selvaggia e illegale di oro -, la questione indigena, con le terre demarcate ma mai rispettate e continuamente invase.
La Chiesa locale a partire dalle realtà che vive lancia alla Chiesa universale le sue proposte di diaconia, partecipazione, ecologia integrale.
Oggi si entra nel vivo dei lavori con l’équipe che ha organizzato l’incontro, formata da Giuseppe Spiga, fidei donum di Cagliari a São Luis del Maranhão, Maria Soave Buscemi, biblista e missionaria nel Sud del Brasile, don Gigi Sartorel, fidei donum di Bolzano, da quasi 50 anni in Brasile, don Marco Testa, direttore del CUM, con la supervisione del padrone di casa, il padovano don Lucio Nicoletto, fidei donum qui a Boa Vista e amministratore diocesano.