L’edizione 2025 del Convegno missionario nazionale dei seminaristi, organizzato come ogni anno da Missio Consacrati, si svolge a Reggio Calabria.

Un luogo dove la Chiesa locale ha molto da insegnare in quanto ad accoglienza, servizio, esperienza di condivisione multietnica, rispetto e valorizzazione delle diversità. Sì, perché la terra calabrese è a forte densità di immigrazione e da anni le sue realtà ecclesiali sono impegnate nell’opera con i migranti.

«E le premure dell’accogliere e dell’accompagnare le persone che arrivano da lontano sono lo stile missionario che tutti dovremmo avere, anche i futuri preti», commenta don Valerio Bersano, segretario nazionale di Missio Consacrati.

Don Bersano si sofferma nello spiegare l’originalità del luogo scelto per la 68esima edizione del Convegno dedicato a chi è in cammino per diventare prete. Sulla punta dello Stivale, infatti, arrivano i seminaristi di tutta Italia, da mercoledì 26 febbraio a sabato 1 marzo, con un programma molto vario.

I 160 partecipanti saranno ospitati nel Seminario arcivescovile Pio XI e insieme rifletteranno sul tema “Un banchetto per tutte le genti”, slogan della Giornata Missionaria Mondiale (GMM) dell’ottobre scorso. L’esplicito riferimento è alla parabola del Vangelo di Matteo, al capitolo 22, come ben spiegato nel messaggio di papa Francesco per l’Ottobre missionario 2024.

Tra i vari relatori dei quattro giorni di Convegno ricordiamo monsignor Giuseppe Alberti, vescovo di Oppido Mamertina – Palmi, fidei donum in Ecuador; padre Gabriele Bentoglio, scalabriniano, biblista, responsabile dell’ufficio Migrantes di Reggio Calabria; padre Claudio Monge, domenicano, da 22 anni in Turchia, docente di intercultura delle religioni.

Da sottolineare anche la trasferta a Messina in traghetto, per ascoltare le testimonianze della comunità multietnica dei migranti e di chi vi opera.