E’ iniziato lunedì 3 luglio il corso di lingua italiana al CUM di Verona.
Sono 45 i partecipanti che arrivano da Africa, America Latina, Asia e che si fermeranno per due mesi fino a fine agosto.
Il gruppo dei 45 è stato diviso in quattro sottogruppi a seconda del grado di conoscenza di partenza della lingua italiana, per altrettanti insegnanti.
Al mattino ci sono lezioni frontali con esercizi, al pomeriggio laboratori, esercitazioni e conversazioni, nel dopo cena, per chi lo desidera, c’è sempre un’animazione con giochi e situazioni dove si applicano i nuovi apprendimenti linguistici. Nei fine settimana, per chi non rientra nelle congregazioni di riferimento, c’è un’attività di inserimento in contesti ecclesiali locali.
A questi sacerdoti, religiosi e religiose la lingua italiana è necessaria per poter frequentare le Facoltà Teologiche o per iniziare servizi pastorali nel nostro Paese.
Afferma don Marco Testa, direttore del CUM: «Per Missio, attraverso il suo Centro unitario per la formazione missionaria di Verona, insegnare la lingua italiana a sacerdoti, religiosi e religiose stranieri è una vera e propria attività missionaria, non solo legata all’apprendimento linguistico ma anche all’accoglienza e al far capire il contesto sociale ed ecclesiale italiano, nel quale passeranno i prossimi anni della loro vita».
«Per questo ci tengo a sottolineare – conclude don Testa – che non si tratta solo di un corso di italiano: è molto di più!».