E’ già stata costruita anni fa, ma non è mai stata ultimata: per il suo completamento mancano il tetto, alcuni lavori di falegnameria, l’impianto idraulico, sanitario ed elettrico e l’imbiancatura.

Poi finalmente i fedeli della parrocchia di San Kizito a Sabongari, nella diocesi di Kumbo (Camerun), potranno pregare e celebrare l’eucarestia nella loro chiesa.

Il denaro necessario per la realizzazione di questo progetto delle Pontificie Opere Missionarie è di 44.000 euro, ma i lavori di completamento della chiesa sono indispensabili per rafforzare l’identità della comunità parrocchiale, che ogni giorno fa i conti con il proliferare delle sette molto diffuse nella vicina Nigeria.

In quest’area sono molti i cristiani protestanti e i fedeli musulmani. La regione, infatti, ospita una diversità di culture, ma la parrocchia ha una vivace comunità cristiana.

L’area è un tipico insediamento semi-rurale e gli abitanti sono dediti all’agricoltura di sussistenza che permette la sopravvivenza delle famiglie. Le vaste pianure di Sabongari e la natura fertile del suolo sono una grande attrazione per gli agricoltori, purtroppo molto poveri e senza mezzi per massimizzare l’uso del terreno a pieno regime.

La situazione economica nella parrocchia e nella regione nel suo insieme è aggravata dalla crisi socio-economica derivante dalla situazione politica che in quest’area del Camerun è degenerata in un conflitto.

Le offerte raccolte domenica 24 ottobre, durante le Messe celebrate in tutte le chiese nella Giornata Missionaria Mondiale, andranno a finanziare anche questo progetto (n.46).

«Ricordo – sottolinea don Giuseppe Pizzoli, direttore della Fondazione Missio che in Italia rappresenta le Pontificie Opere Missionarie (POM) – che per le giovani Chiese, l’unico organismo che elargisce aiuti per l’attività pastorale sono le POM, attraverso la solidarietà di ciascuno e la colletta della Giornata Missionaria Mondiale».

Un motivo in più per partecipare alla raccolta delle offerte di domenica prossima.

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