Sabato 6 Gennaio, in occasione della Solennità dell’Epifania, si celebra la Giornata Missionaria dei Ragazzi (GMR). Lo slogan che Missio ha scelto per aiutare i bambini a vivere da protagonisti il loro impegno missionario, ha però bisogno di un accento. Sì, perché “Guardàti dall’Amore” non può fare a meno dell’accento sulla seconda a, per esprimere l’unica possibile interpretazione di questo motto. E cioè, che gli occhi di chi ama dicono molto di più di ciò che le parole non riescono ad esprimere.
Nei Vangeli, infatti, Gesù posa il suo sguardo sulle persone cogliendo la loro interiorità: nel guardare si accorge dell’altro e gli trasmette la sua attenzione, la sua cura; al tempo stesso, però, colui che è oggetto dello sguardo di Gesù ne resta affascinato, rapito. Questo – spiega don Mario Vincoli, segretario nazionale di Missio Ragazzi – «è un grande insegnamento: non permettere mai che chi incontra il nostro sguardo non si senta considerato; piuttosto far sì che percepisca importanza e attenzione, proprio come quelle che Gesù comunica. Il suo è uno sguardo che ti porta a crescere, ad andare avanti; che ti fa sentire il suo Amore per te e che ti dà il coraggio necessario per seguirlo».
È proprio incentrato sullo “sguardo d’Amore” tutto il materiale che Missio Ragazzi ha preparato per far vivere ai bambini la loro festa missionaria nel giorno della Solennità dell’Epifania: dal manifesto della GMR, dove Gesù viene raffigurato come un amico il cui sguardo attrae a sé quello dei ragazzi, al salvadanaio per la raccolta delle offerte da donare alla Pontificia Opera dell’Infanzia Missionaria (Poim).
«Abbiamo bisogno di ragazzi e ragazze – conclude don Vincoli – capaci di saper guardare il mondo, le cose e le persone con gli occhi di Dio, che è l’occhio di un Padre che vuole bene ai suoi figli». È questo l’obiettivo della GMR 2018: aiutare i bambini a fare proprio lo sguardo di Gesù, ad innamorarsene, perché diventi la guida preziosa di ciascuno.
Le iniziative in giro per le diocesi sono varie: messe parrocchiali animate dai gruppi di Ragazzi Missionari, mercatini di oggetti realizzati a mano per raccogliere offerte a sostegno delle missioni, celebrazioni del mandato missionario per far comprendere ai più piccoli che non è mai troppo presto per annunciare il Vangelo, tante altre attività messe a punto dall’infinita fantasia degli animatori locali (catechisti, educatori, insegnanti, ecc.). Ma se i modi di vivere la GMR sono i più disparati, uno solo è il fine concreto: sostenere i progetti di solidarietà della Poim. Le offerte raccolte in ogni diocesi d’Italia andranno ad aggiungersi a quelle di tutti i bambini e i ragazzi del mondo, confluendo nel Fondo universale di solidarietà, un grande salvadanaio che serve a realizzare progetti missionari nei cinque continenti.