Don Valerio Bersano, segretario nazionale di Missio Adulti&Famiglie, Missio Consacrati e Missio Ragazzi, ogni mese commenta l’intenzione di preghiera proposta da papa Francesco tramite l’Apostolato della Preghiera, Opera e Fondazione pontificia. La riflessione di don Bersano viene pubblicata in una pagina ad hoc sul mensile “Popoli e Missione”. Volentieri la riportiamo anche qui.

«Preghiamo perché la Chiesa continui a sostenere in ogni modo uno stile di vita solidale, nel segno della corresponsabilità, promuovendo la partecipazione, la comunione e la missione condivisa tra sacerdoti, religiosi e laici».

Nel mese missionario ogni cristiano è chiamato a riscoprire la propria vocazione: annunciare la Lieta Notizia del Regno. La comunità ecclesiale deve vigilare su sé stessa, rifiutando tutte quelle scelte ‘mondane’ che bloccano i discepoli, per vivere nella giustizia e nella fraternità, il cui frutto più maturo è la pace. Siamo consapevoli di ogni nostra fragilità e incoerenza? Chiediamoci se possiamo rinunciare a vivere il Vangelo, guardando solo alla nostra quiete o ‘intiepidirci’ senza vivere il nostro battesimo. Ognuno deve rendere la propria vita una testimonianza dell’Amore di Dio, dando «ragione della speranza che è in noi» (1 Pietro 3, 15), anche attraverso segni piccoli, nascosti agli uomini, ma ben presenti nel cuore di Dio.

In questo mese si tiene la seconda sessione del Sinodo dei vescovi, siamo perciò invitati ad accogliere gli orientamenti del lavoro che ha coinvolto le Chiese negli ultimi tre anni, contenute nell’intenzione di questo mese: “Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione, missione”. La comunione si nutre di Vangelo e di vere scelte fraterne, a favore dei primi destinatari del lieto annuncio che rimangono – anche oggi, ovunque – i poveri. Possano le Chiese sostenere scelte di solidarietà, di inclusione, di tutto ciò che favorisce la convivenza umana.