Don Valerio Bersano, segretario nazionale di Missio Adulti&Famiglie, Missio Consacrati e Missio Ragazzi, ogni mese commenta l’intenzione di preghiera proposta da papa Francesco tramite l’Apostolato della Preghiera, Opera e Fondazione pontificia. La riflessione di don Bersano viene pubblicata in una pagina ad hoc sul mensile “Popoli e Missione”. Volentieri la riportiamo anche qui.

«Preghiamo perché ciascuno di noi ascolti con il cuore il grido della Terra e delle vittime dei disastri naturali e dei cambiamenti climatici, impegnandosi in prima persona a custodire il mondo che abitiamo».

Tutti siamo invitati ad «ascoltare con il cuore il grido della terra», a comprendere il dramma delle vittime dei disastri naturali, dei popoli costretti alla fuga dai cambiamenti climatici. Sentiamo il pericolo per l’ambiente e siamo interpellati dai cambiamenti che sconvolgono anche i nostri territori? Come cristiani occorre ravvivare la responsabilità collettiva e individuale per l’opera di Dio. Papa Francesco ci ripete che «la salvaguardia del Creato è (…) una questione, oltre che etica, eminentemente teologica: riguarda, infatti, l’intreccio tra il mistero dell’uomo e quello di Dio. Questo intreccio si può dire “generativo”, in quanto risale all’atto d’amore con cui Dio crea l’essere umano in Cristo». Avere cura del Creato riguarda ogni scelta, il modo di vivere, il cibo consumato, i mezzi per spostarci, le nostre abitazioni. «Sperare e agire con il Creato significa vivere una fede incarnata, che sa entrare nella carne sofferente e speranzosa della gente». La nuova sensibilità per i gravi temi ambientali è strettamente intrecciata con i temi della giustizia e della pace, mentre il termine utilizzato negli ultimi 35 anni, cioè “salvaguardia del Creato”, ha punti di raccordo nel difficile cammino di riconciliazione tra le diverse confessioni cristiane ed ha diffuso l’idea di sentire l’emergenza climatica come un bene di assoluta priorità nell’agenda dei potenti, così come di tutti gli individui sul nostro pianeta. Possa crescere in tutti un amore autentico per la “casa comune” che è la terra, luogo per sperimentare l’amore di Dio, l’amore per Lui e per tutte le creature.