Sono 36 i partecipanti al Corso di accoglienza pastorale (1° livello) in svolgimento in questi giorni (dal 25 agosto al 7 settembre) al CUM di Verona.
Il corso si rivolge ai presbiteri e religiosi/e non italiani inviati nel nostro Paese da diocesi o altre realtà ecclesiali estere per il servizio pastorale o per fini di studio affiancato all’inserimento pastorale. I 36 partecipanti (35 sacerdoti e una suora) arrivano da vari paesi dell’America Latina, dell’Africa e dell’Asia (India e Sri Lanka).
Il Corso è indicato come obbligatorio ai fini dell’attivazione delle “Convenzioni per la cooperazione tra Chiese” che regolano i rapporti tra la Chiesa che invia e quella che accoglie.
La formazione si articola in due settimane e offre a chi arriva nel nostro Paese elementi di conoscenza che favoriscono l’inserimento nella realtà sociale, culturale ed ecclesiale dell’Italia.
In modo particolare, nella prima settimana (Lineamenti di un popolo) i corsisti vengono introdotti nella realtà ecclesiale e sociale italiana. Nella seconda (Sfide e urgenze pastorali) vengono affrontate quelle che sono ritenute le sfide per la Chiesa italiana, delineate nel Convegno ecclesiale di Firenze del 2015 fino all’attuale cammino sinodale.
Il sabato è dedicato alla “spiritualità per la missione” assieme al vescovo di Verona, monsignor Domenico Pompili; gli ultimi due giorni, venerdì 6 e sabato 7 settembre, saranno affrontati i temi della dimensione missionaria della Chiesa italiana e le norme che regolano la cooperazione tra le Chiese che la Conferenza Episcopale Italiana applica.
La forma residenziale permette l’incontro e l’interazione tra i partecipanti, proficui per la prosecuzione della loro esperienza missionaria in Italia.