Nel docufilm “Un cuore che arde”, realizzato da Luci nel Mondo per la Fondazione Missio, Elisabetta Vitali, segretaria di Missio Giovani, presenta il tema della 32esima Giornata di preghiera e digiuno per i missionari martiri.
Ogni anno questo appuntamento si celebra il 24 marzo, poiché ha origine nella commemorazione di Sant’Oscar Romero, ucciso nella stessa data nel 1980.
La sua figura continua, anno dopo anno, ad incarnare il simbolo della vicinanza agli ultimi e l’incessante dedizione alla causa del Vangelo. Il suo impegno accanto al popolo salvadoregno, in lotta contro un regime elitario indifferente alle condizioni dei più deboli e dei lavoratori, continua a parlare ai giovani e non solo, richiamando alla necessità di una vita cristiana attenta alla preghiera tanto quanto alla cura della sorella e del fratello.
Questo giorno, scelto in coincidenza con l’uccisione dell’arcivescovo di San Salvador, è un’occasione per riflettere sul significato dell’eredità che ha lasciato e per onorare quanti, come lui, hanno sacrificato la propria vita nel servizio.
L’attivismo e l’impegno di Romero a favore dei marginalizzati e degli oppressi, furono immediatamente riconosciuti dal popolo salvadoregno, che lo onorò con il titolo di “Santo de America”. Il suo assassinio, perpetrato da mani legate al governo, scosse le coscienze, generando un culto popolare e suscitando un profondo movimento di preghiera e impegno che si diffuse velocemente in tutto il mondo.
Nel 1992, su proposta del Movimento Giovanile delle Pontificie Opere Missionarie, ora Missio Giovani, la Chiesa italiana istituì la Giornata di preghiera e digiuno per i missionari martiri, per ricordare tutti coloro che, ogni anno, perdono la vita mentre si dedicano senza riserve al servizio al prossimo.
La data del 24 marzo fu scelta in modo simbolico per sottolineare la fedeltà al Vangelo dimostrata da coloro che hanno sacrificato la propria esistenza nell’annuncio della Buona Novella, in condizioni spesso ostili e ingiuste, proprio come Romero.
In quest’occasione, la comunità è invitata a commemorare non solo i missionari caduti, ma anche a riflettere sul significato del loro sacrificio.
Il loro esempio ci spinge a un impegno rinnovato nell’assistenza ai più bisognosi e nel combattere le ingiustizie sociali, ricordandoci che anche nei luoghi più remoti e dimenticati il messaggio di speranza del Vangelo resta vitale e trasformativo.
Per questa edizione, è stato scelto il titolo “Un cuore che arde”, un riferimento al brano dei discepoli di Emmaus che ha guidato il cammino della Chiesa durante il mese missionario. Richiama la forza della testimonianza dei martiri che, come Gesù attraverso la condivisione della Parola e il pane spezzato, con il loro sacrificio accendono una luce e riscaldano i cuori di intere comunità cristiane, ispirando una nuova conversione e la dedizione al prossimo e al bene comune.
Qui il docufilm su YouTube.
Qui il trailer su YouTube.
Qui puoi scaricare il video da Vimeo.
Qui il link alle schede didattiche che approfondiscono il tema e offrono spunti di animazione missionaria.
Qui tutto il materiale prodotto da Missio Giovani per l’animazione missionaria della Giornata dei Missionari Martiri 2024 “Un cuore che arde”.