Il prossimo 24 marzo si celebrerà nella Chiesa italiana la 32esima edizione della Giornata di preghiera e digiuno in memoria dei missionari martiri, appuntamento istituito nel 1993 dal Movimento Giovanile Missionario della direzione nazionale italiana delle Pontificie Opere Missionarie.
Quest’anno lo slogan scelto da Missio Giovani (settore della Fondazione Missio che si occupa dell’animazione di quest’iniziativa) è “Un cuore che arde”, espressione che riprende il tema della Giornata missionaria mondiale dell’ottobre scorso.
Il riferimento è al brano dei discepoli di Emmaus che ha guidato la riflessione durante lo scorso Ottobre missionario. «Richiama la forza della testimonianza dei martiri che, come Gesù attraverso la condivisione della Parola e il pane spezzato, con il loro sacrificio accendono una luce e riscaldano i cuori di intere comunità cristiane, ispirando una nuova conversione, dedizione al prossimo e al bene comune», spiegano dal Segretariato di Missio Giovani nella presentazione della Giornata.
Oltre al manifesto, sono disponibili vari materiali prodotti da Missio. Qui è possibile visionarli e scaricarli.
A ricordare l’origine dell’iniziativa è Giovanni Rocca, segretario nazionale di Missio Giovani che da novembre scorso ha concluso il suo mandato passando il testimone a Elisabetta Vitali: l’iniziativa, ricorda Rocca, «ha origine nella commemorazione di Sant’Oscar Romero, ucciso il 24 marzo 1980. La sua figura continua, anno dopo anno, ad incarnare il simbolo della vicinanza agli ultimi e l’incessante dedizione alla causa del Vangelo. Il suo impegno accanto al popolo salvadoregno, in lotta contro un regime elitario indifferente alle condizioni dei più deboli e dei lavoratori, continua a parlare ai giovani e non solo, richiamando alla necessità di una vita cristiana attenta alla preghiera tanto quanto alla cura della sorella e del fratello».
Qui è possibile scaricare l’introduzione alla Giornata, a firma di Giovanni Rocca che ricorda come durante la Quaresima chiunque sia invitato alla «preghiera per tutti i missionari, soprattutto per coloro che hanno perso la vita nel servizio, e nel digiuno, offrendo un contributo concreto, come l’equivalente di un pasto, per sostenere i progetti di assistenza e sviluppo rivolti a coloro che necessitano di un futuro più luminoso e dignitoso».
Tra il materiale a disposizione per diocesi e gruppi giovanili, ecco la riflessione tematica dal titolo “Cuore che arde” ad opera di Angelo Fracchia, biblista e insegnante di religione. Clicca qui per scaricarla.
Pronto sin da ora anche lo schema di Veglia missionaria che quest’anno è stata ideata dal gruppo Missio Giovani della diocesi di Fano–Fossombrone–Cagli-Pergola.
Poiché la data del 24 marzo quest’anno cade all’inizio della Settimana Santa, è stata realizzata anche una Via Crucis missionaria a disposizione di parrocchie e realtà locali che desiderano vivere il ricordo del Venerdì Santo con un’attenzione alle testimonianze missionarie. Ad aver preparato la preghiera è il gruppo Missio Giovani della diocesi di Lanciano-Ortona.
Lo scheda di Adorazione eucaristica è stata realizzata dal gruppo Missio Giovani di Potenza, con la certezza che adorare Gesù non è perdere tempo ma è dare senso al tempo, proprio come ha ricordato papa Francesco durante la scorsa solennità dell’Epifania, sull’esempio dei Magi.
Tra il materiale per l’animazione missionaria della Quaresima, ecco anche le monizioni per le varie domeniche di questo Tempo liturgico speciale di preparazione alla Pasqua, proposte da don Giuseppe Pizzoli, direttore della Fondazione Missio.
Infine il Dossier Fides uscito a fine 2023, in cui vengono elencati e presentati i missionari uccisi nell’anno appena concluso: purtroppo sono 20 persone, tra cui un vescovo, otto sacerdoti, due religiosi non sacerdoti, un seminarista, un novizio e sette tra laici e laiche.
(Dal Segretariato di Missio Giovani si sottolinea che la foto riportata nel manifesto è protetta dal diritto d’autore. Il manifesto per la Giornata dei Missionari Martiri, quindi, deve essere utilizzato nella forma proposta e senza l’apporto di modifiche).