Quella di oggi – martedì 17 ottobre – è una Giornata nazionale di digiuno, preghiera e astinenza per la pace e la riconciliazione, promossa dalla presidenza della Conferenza episcopale italiana (Cei) in comunione con i cristiani di Terra Santa secondo le indicazioni del cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme dei Latini.
All’iniziativa aderisce concretamente anche la Fondazione Missio, con un’adorazione eucaristica in programma per le ore 12.00 nella cappella della sede romana, a cui sono invitati a partecipare dipendenti, collaboratori e direzione nazionale.
La preghiera di oggi che verrà recitata nelle diverse diocesi italiane è in comunione con la Chiesa latina di Terra Santa, ma anche con le Chiese di riti orientali, rappresentate dall’Assemblea degli ordinari cattolici della Terra Santa, ovvero di Israele, Palestina, Giordania e Cipro.
Incontrarsi per pregare, insieme al segno del digiuno e dell’astinenza, è un modo «per consegnare a Dio Padre la nostra sete di pace, di giustizia e di riconciliazione», si legge nella lettera scritta e diffusa dal cardinale Pizzaballa, a nome di tutti gli Ordinari cattolici della Terra Santa (qui il testo integrale).
In un momento di grande dolore e forte preoccupazione per l’escalation di violenza in Medio Oriente, l’invito della presidenza della Cei è rivolto alle comunità diocesane perché aderiscano tutte all’iniziativa. Per aiutare nella preghiera è stato preparato uno schema di preghiera che può essere scaricato qui.
Secondo l’invito contenuto nella lettera degli Ordinari cattolici della Terra Santa, tutti i fedeli sono invitati ad unirsi in preghiera anche se le circostanze non permettono «la riunione di grandi assemblee. Nelle parrocchie, nelle comunità religiose, nelle famiglie, sarà comunque possibile organizzarsi per avere semplici e sobri momenti comuni di preghiera».