Le ferite e le speranze del Medio Oriente in copertina di “Popoli e Missione” di aprile che dedica il dossier ai Paesi di quella regione, da tempo in cerca di una resurrezione che dia una svolta alla storia degli ultimi decenni.
Mentre i cristiani si avvicinano alla Pasqua, è importante raccontare la missione di accoglienza e fratellanza che religiosi, religiose, volontari e operatori laici stanno compiendo da tempo nelle zone provate da guerre, crisi economiche e dalla tragedia del terremoto che ha colpito Turchia e Siria.
Qui dove la pace sembra una speranza utopistica, le chiese sono state aperte ai sopravvissuti del terremoto, come racconta monsignor Youhanna Jihad Battah, arcivescovo siro-cattolico di Damasco; Chiara D’Incontro, laica fidei donum della diocesi di Caltagirone a Istanbul, descrive com’è possibile vivere solidarietà, accoglienza, preghiera, rispetto tra persone di fedi diverse; laici espressione della società civile, come la giornalista Angela Boskovitch, co-fondatrice di Mosul Eye Association, sono protagonisti della ricostruzione di Mosul in Iraq; suor Mirna Farah da Beirut e Danilo Feliciangeli, coordinatore progetti Caritas, descrivono la difficile situazione del Libano, Paese di accoglienza di migliaia di profughi siriani e da tempo in default economico.
Molte le finestre aperte sull’attualità del Sud globale: in Primo Piano segnaliamo un servizio sulle migrazioni al femminile che arrivano in Italia tra vulnerabilità e autoaffermazione, un quadro complesso descritto dal Centro Studi e Ricerche Idos e dell’Istituto di Studi Politici “S. Pio V” in modo sfaccettato e sorprendente. Molto oltre la tratta, il lavoro domestico e di cura, la povertà.
Dall’America Latina ecco un reportage sui religiosi nel mirino dei cartelli della malavita messicana che con i suoi boss tiene in pugno intere regioni del Paese. Sotto la presidenza di López Obrador, sono già stati assassinati una decina di preti e altri vivovo sotto minacce costanti per le loro denunce in favore dei diriti del popolo raràmuri.
Ancora dall’America Latina Scatti dal mondo traccia un quadro generale delle proteste in molti Paesi del continente dal Perù al Nicaragua, attraverso una intervista a Edgar Serrano, esperto di geopolitica latinoamericana dell’Università di Padova.
Dall’Asia un servizio sulla delicata posizione di Taiwan, rivendicata da Pechino come sua provincia, ma anche dagli interessi geopolitici statunitensi. “Ricca, ribelle e contesa”, l’isola ha una struttura umana e sociale interna che non può prescindere dall’intricato processo di integrazione fra popoli diversi. Ma la Repubblica semipresidenziale di Taiwan è molto di più di un Paese conteso e i taiwanesi non sono un monolite, ma il risultato della relazione dinamica tra il passato e il presente.
Ancora voci di missionari raccontano le straordinarie contraddizioni di Papua Nuova Guinea, uno degli Stati più poveri dell’Oceania malgrado sia ricchissimo di oro, petrolio, gas, minerali pregiati, con giacimenti enormi che suscitano gli appetiti internazionali. Un mondo abitato da oltre 800 etnie con 700 lingue, dove internet è arrivato da poco ma è già diffuso tra la gente e dove i cambiamenti climatici stanno stravolgendo molte località della costa oceanica.