Lei è Rosa. Rosita per gli amici, per chi la conosce o per chi ne ha semplicemente sentito parlare.
Forse questo diminutivo le si addice bene, per il suo essere dolce, delicata ed essenziale.
Rosita ha qualche anno più di me e ci siamo conosciute ormai un po’ di anni fa, lei presa da catechismo, attività per i bambini dell’oratorio, vita della parrocchia, io ancora un po’ spaesata. Ci siamo sentite e riviste qualche anno dopo, entrambe cambiate e cresciute, ma lei mi ha dato quella sicurezza e quella forza silenziosa che ha dentro, lei con quelle battutine che prevedono una risata imbarazzata subito dopo, un sorriso e subito un come stai?; ci siamo parlate stando vicine con il cuore e con gli occhi curiosi, con parole improvvisate e risate spontanee… poi via veloci che qualcuno la sta chiamando fuori.
Il bello è venuto dopo, un incontro che mai mi sarei aspettata, quel qualcosa che finché non si vive sembra ancora impossibile; un giorno ci siamo messe a “contarcela” come quelle amiche che non si vedono da tempo, che scherzano sui prodotti esposti in vetrina, che entrano nelle chiese e rimangono affascinate dalla loro bellezza in silenzio, come quando si hanno troppe cose da dirsi, persone da salutarsi a vicenda.
Amo osservare le persone, conoscerle per ciò che sono veramente, vivere i piccoli gesti quotidiani che queste compiono, anche per questo mi è difficile specificare un momento preciso vissuto con lei ma posso dire a cuore aperto che Rosita mi fa spuntare un sorriso spontaneo e sincero, e posso aggiungere anche che lei è stata un incontro molto significativo ed importante per me.
Rosita è una donna vera, che dedica parte della sua vita ai più piccoli, a chi è più in difficoltà e ad ascoltare e lo fa con gioia, la gioia di chi vuole vivere nella Felicità; da amore agli altri con altruismo e pazienza, dolcezza e forza immensa insieme. Una donna che con umiltà ha impresse tradizioni della sua terra, vive il suo presente e sicuramente sogna un grande futuro non solo per lei.
Silvia, Bolivia