Come ogni anno – questo è il 94°! – celebriamo la Giornata Missionaria Mondiale (18 ottobre 2020), proposta alla Chiesa universale perché ogni comunità cristiana della Terra, piccola o grande, si senta responsabile dell’evangelizzazione da attuare in tutto il mondo.
I missionari hanno da sempre un posto speciale nel cuore dei cristiani, sono conosciuti nelle loro parrocchie di origine, li si aiuta economicamente perché ci siano – nei luoghi più remoti – sviluppo umano, salute, opere realizzate per istruzione e miglioramento delle condizioni sociali, così come ricostruzione in caso di calamità.
Spesso però ciò viene fatto individualmente o a piccoli gruppi, per amicizia personale o per solidarietà umana, slanci ed intenzioni ottimi, ma che non sono tutto per noi cristiani.
È importante che continui ad esserci, ancora oggi forse più che nel passato, in un contesto di globalizzazione che si è rivelata tragicamente condivisione di sofferenza, difficoltà economiche e sociali, una UNIVERSALIZZAZIONE della speranza e della solidarietà, come ci insegna sempre Papa Francesco, la cui preghiera è sempre indirizzata a tutto il mondo, sia nella sua celebrazione quotidiana, sia in momenti specialissimi, come è avvenuto nella Quaresima e Pasqua di questo anno 2020 così particolare.
Il tema scelto dalle Pontificie Opere Missionarie in Italia per questo Ottobre Missionario è “Eccomi, manda me. Tessitori di fraternità” ed è immediato per ciascuno – richiamando l’immagine di un lavoro al telaio – pensare ai mille fili di trama ed ordito che si intrecciano per presentare ai nostri occhi la meraviglia di un disegno sognato, progettato e realizzato!
Così vuole essere la Giornata Missionaria Mondiale: inserita in un mese di preghiera e di condivisione, ci aiuta a sollecitare in tutti i cristiani la necessità urgente che il Vangelo sia vissuto ed annunciato a sorelle e fratelli di ogni luogo della terra, l’importanza che ciascuno doni il poco o molto che può per condividere, nel Fondo Universale di Solidarietà delle Opere Missionarie Pontificie, qualcosa di proprio per le necessità dei più poveri e delle comunità più remote, dove i cristiani sono spesso pochissimi e senza alcun aiuto.
Sediamoci anche noi, in questo mese missionario, al telaio del progetto di Dio, uniamo il nostro filo, la nostra vita, la nostra preghiera e la nostra solidarietà, per ammirare insieme il disegno che nascerà dalle Sue mani!
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